Giada, suicida in Facoltà. "Una laurea non vale una vita"

Oggi i funerali. Le lacrime della comunità di Sesto Campano e dei parenti e amici

E’ esploso cocente il disagio del popolo degli universitari. L’ansia degli studi, la tensione del raggiungere l’obiettivo in tanti diventa forse, un disagio di cui si deve parlare

 

di Simonetta Ieppariello

Silenzio e lacrime ai funerali di Giada, la 25enne morta suicida all’Università di Monte Sant’Angelo della Federico II di Napoli. Aveva annunciato la laurea, ma di esami la bella e giovane ragazza molisana non ne aveva sostenuti. Eppure ha indossato l’abito elegante, programmato la festa, comprato le bomboniere. I suoi familiari, amici e parenti erano arrivati per festeggiarla, dal Molise. Lei, ha parlato al cellulare col fidanzato che la cercava tra aule e commissioni, che intrepido con i suoi amici e parenti voleva festeggiarla. Ma un peso insopportabile l’ha travolta e schiacciata, al punto da farla saltare nel vuoto. Oggi i funerali nella sua Sesto Campano in Molise, dove un corteo dolorante e silenzioso l’ha accompagnata nel giorno dell’ultimo saluto. 

La ragazza è stata sepolta in una bara bianca su cui parenti e amici hanno lanciato confetti dopo il rito.

«Era una ragazza solare – ha dichiarato il sindaco di Sesto Campano Luigi Paolone all’Ansa – sempre sorridente, dolce e bellissima. Speciale anche la sua famiglia, il padre, la madre e il fratello. La notizia ha sconvolto tutti poiché un gesto del genere da lei, proprio per il suo carattere, nessuno lo avrebbe mai immaginato».

La maggior parte degli studenti è ancora sotto choc. A distanza di 48 ore, infatti, è boom di richieste di aiuto per gli studenti universitari. Visto il dramma di Giada – e probabilmente in preda alla paura – hanno trovato il coraggio di chiedere aiuto. E’ esploso cocente il disagio del popolo degli universitari. L’ansia degli studi, la tensione del raggiungere l’obiettivo in tanti diventa forse, un disagio di cui si deve parlare. Si è sgretolato sotto il peso insopportabile di una morte tragica il muro pudore e vergogna che spesso li costringe a fingere che vada tutto bene, proprio come è successo a Giada.

Nel giro di 48 ore, si sono moltiplicate le mail che ogni giorno vengono indirizzate al centro Sinapsi, il servizio di assistenza psicologica dell’Ateneo federiciano, rivolto a tutti coloro che sperimentano una condizione di disagio ed esclusione in qualsiasi forma questi possano declinarsi, dalla disabilità fisica ai problemi psicologici fino alla discriminazione razziale o di genere. 

Poco dopo le 15, orario in cui la ragazza precipitò dal tetto dell’Ateneo, sul posto giunsero due degli psicologi del Centro Sinapsi per assistere i familiari della ragazza ed anche gli studenti che avevano assistito a quella tragedia. L’affiancamento psicologico ai genitori è perdurato tutto il pomeriggio e prosegue ancora, per aiutare non solo loro, ma anche gli studenti che hanno assistito a quel dramma.

La cugina Luana ha deciso di affidare il suo ultimo addio a Giada, in un lungo post Facebook dal titolo "Io e TE", in cui ripercorre i momenti più importanti vissuti insieme e il rapporto che c'era tra le due cugine, al punto da considerarla una sorella maggiore. "Così diverse eppure così tanto unite. (…) Un tuo pensiero era il mio e viceversa. Ci capivamo con uno sguardo e ci assecondavamo in tutto”.