"Poggioreale, no a trasferimenti forzati per i detenuti"

Il garante Ciambriello dopo i fatti di Poggioreale: “Servono invece interventi strutturali”

Napoli.  

“È necessario intervenire per risolvere in modo strutturale le criticità del carcere di Poggioreale, ma dobbiamo assolutamente evitare che, con la scusa dell’emergenza, si proceda a misure che sarebbero controproducenti e lesive del diritto delle persone recluse”.

È quanto afferma il Garante regionale delle persone prive della libertà personale Samuele Ciambriello, commentando le proteste di oggi nel padiglione Salerno di Poggioreale e il recente decesso di questa mattina, avvenuto nello stesso padiglione.

“Credo sia oggettivo e riconosciuto da tutte le istituzioni, Procura della Repubblica, Dipartimento amministrazione penitenziaria, Ufficio del Garante, che sono necessari lavori strutturali per rendere almeno quattro Padiglioni del carcere e il Centro Clinico San Paolo, adeguati agli standard previsti dallo stesso ordinamento penitenziario. Se non si interviene in modo strutturale non saremo mai in grado di garantire condizioni detentive rispettose della dignità delle persone recluse.”

“Allo stesso tempo ci tengo a sottolinearlo - ha proseguito Ciambriello -, se è vero che è indispensabile ridurre il sovraffollamento, sarebbe molto grave se si procedesse a trasferimenti indiscriminati e “punitivi”. Bisogna garantire il rispetto del principio di territorializzazione della pena. Le istituzioni debbono offrire risposte adeguate ad una legittima protesta e dobbiamo avere la capacità di potenziare i servizi sanitari e le attività sociali e lavorative interne all’istituto. Le risorse sono già stanziate, possono incominciare immediatamente i lavori di risistemazione dei padiglioni, non ha senso ritardarne l’inizio.”