Napoli, 12 milioni contro la dispersione scolastica: il piano Valditara

Il ministro annuncia un investimento record partendo dai quartieri più critici

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Napoli.  

Napoli, 27 marzo – Dodici milioni di euro per strappare i ragazzi alla strada e riportarli tra i banchi. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha scelto Scampia, simbolo delle periferie difficili, per lanciare un "piano anti-dispersione scolastica senza precedenti". Obiettivo: replicare il "modello Caivano" in 38 scuole dei quartieri con i tassi più allarmanti: da Ponticelli a Secondigliano, dove in alcuni casi oltre il 35% degli studenti smette di studiare.
"Qui la dispersione implicita supera il 30%, contro una media nazionale del 9,4%. Non possiamo restare a guardare", ha spiegato Valditara all’Istituto Galileo Ferraris, una delle scuole coinvolte, che riceverà 817mila euro per percorsi innovativi e riqualificazione degli spazi. Le risorse, aggiuntive rispetto ai fondi Pnrr e Agenda Sud, finanzieranno corsi potenziati in italiano, matematica e inglese, dispositivi tecnologici, riqualificazione degli edifici e persino esperienze all’estero per gli studenti. 

Un investimento anche sul personale: 300mila euro a scuola in media, con bonus per docenti e Ata che aderiranno ai progetti extrascolastici.

Intanto, domani il Consiglio dei Ministri discuterà la norma sull’arresto in flagranza per chi aggredisce il personale scolastico: "Nel prossimo Cdm, contiamo di portare la norma sull'arresto in flagranza per chi aggredisce il personale scolastico perche' vogliamo riportare la cultura del rispetto verso l'autorevolezza dei nostri docenti che svolgono un ruolo fondamentale per i nostri giovani" ha detto il ministro  "Credo che questa sia la misura di deterrenza piu' forte. la scuola, dopo la sanita', e' il luogo dove maggiormente si sono verificati questi episodi di intolleranza e di violenza".

Domani in Cdm normra contro diplomifici. La norma era inserita nel ddl Semplificazione "che va troppo lentemente" e per questo e' stata sganciata. "Per il prossimo anno scolastico questa norma deve partire, perche' vogliamo una scuola seria, dove i diplomi non si regalano, che siano all'altezza delle straordinarie potenzialita' dei nostri giovani".

Le contestazioni 
Mentre il ministro lasciava il Ferraris, il collettivo Kaos lo apostrofava da uno striscione: "Contro la tua scuola di competitività e repressione". Una protesta che ricorda come, dietro i numeri, ci sia una sfida culturale: convincere le famiglie che un diploma non è un pezzo di carta, ma un biglietto per il futuro.