NAPOLI – Un programma diagnostico d’avanguardia, unico in Europa per accessibilità, sta cambiando la cura dei tumori cerebrali in Campania. Presso il CEINGE-Biotecnologie Avanzate di Napoli, infatti, tutti i pazienti affetti da queste gravi patologie, indipendentemente dall’ospedale di provenienza, hanno accesso a una profilazione molecolare completa. Un passo cruciale per individuare le terapie più mirate, reso possibile da una rete regionale virtuosa.
L’iniziativa, attiva da tre anni, ha già analizzato circa 2.000 casi, di cui 1.500 provenienti dalla stessa Campania. Un dato significativo, come spiega il professor Lorenzo Chiariotti, ordinario di Patologia generale all’Università Federico II e coordinatore del progetto al CEINGE: "Considerando che l’incidenza annua di tutti i tumori cerebrali in Campania è di circa 500 casi, abbiamo analizzato la quasi totalità della popolazione regionale affetta. Ogni paziente campano ha così potuto usufruire di una diagnosi di precisione".
La forza del progetto risiede nella sua capacità di sfruttare le tecnologie più avanzate – come lo studio del genoma e dell’epigenoma – per mappare in dettaglio le caratteristiche del singolo tumore. "Sono noti oltre 100 tipi e sottotipi di tumori cerebrali, ognuno con un comportamento clinico distinto e che richiede approcci terapeutici differenti", chiarisce la dottoressa Rosa Della Monica, che guida il team operativo. "Un inquadramento molecolare accurato non è più un’opzione, ma una necessità per aprire la strada a terapie personalizzate".
Il successo del programma è frutto di una collaborazione straordinaria che coinvolge tutte le 14 strutture di neurochirurgia della regione, coordinata dall’Osservatorio delle Neuroscienze guidato dal professor Catapano. Questo modello ha riunito radiologi, patologi, neurochirurghi, oncologi e altre figure professionali, creando un ecosistema integrato per la cura del paziente.
La prossima frontiera è già in cantiere: la diagnosi intraoperatoria. "L’obiettivo è identificare il tumore durante l’operazione stessa, per applicare immediatamente l’approccio terapeutico più appropriato", anticipa Chiariotti. Intanto, questa esperienza di successo getta le basi per la creazione del nuovo Centro per le Neuroscienze - I.CA.N., concepito come punto di riferimento per tutta la neuro-oncologia campana.
"Questo progetto dimostra che la medicina di precisione può essere accessibile e capillare anche su larga scala, garantendo equità di accesso a diagnosi di altissimo livello", afferma il presidente del CEINGE, Pietro Forestieri. Un modello che, come sottolinea l’amministratore delegato Mariano Giustino, prova come investire su persone, competenze e tecnologia possa creare eccellenze in grado di fare la differenza anche nelle sfide più difficili, offrendo nuove speranze ai pazienti.
