Natale 2025, Fenailp: «Spesa media delle famiglie vicina ai 700 euro»

Consumi in lieve crescita tra cibo e regali: prevale la qualità, cresce l’attenzione a sostenibilità

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Secondo l’Osservatorio FeNAILP Turismo, le famiglie italiane affrontano le festività con prudenza ma senza rinunciare alle tradizioni: il 55% del budget va all’alimentare, il 45% ai doni. Nord molto più ricco

Napoli.  

Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale della FeNAILP Turismo, le festività natalizie del 2025 saranno caratterizzate da un incremento moderato ma costante dei consumi, con una spesa media che si attesterà intorno ai 700 euro per nucleo familiare. Un dato che conferma la volontà degli italiani di preservare il calore delle tradizioni, pur in un contesto economico segnato da incertezze e da un potere d’acquisto più contenuto rispetto al passato.

Le famiglie mostrano un approccio più selettivo e consapevole, orientandosi verso prodotti che coniughino qualità e convenienza, in particolare nell'ambito alimentare e in quello dei regali. La ripartizione del budget evidenzia infatti una prevalenza della spesa per generi alimentari, che rappresenteranno il 55% del totale: pranzi, cene e cenoni restano il cuore delle festività, percepiti come momenti irrinunciabili di convivialità. Gli italiani dedicano particolare cura alla scelta degli ingredienti, privilegiando eccellenze territoriali e prodotti legati alla tradizione gastronomica.

Il restante 45% sarà destinato ai regali, un comparto che continua a mantenere centralità grazie anche alla crescente propensione verso doni utili, esperienziali, personalizzati o artigianali. Mercatini, botteghe locali e piccoli negozi registrano un rinnovato interesse verso la manualità e la produzione di prossimità, contribuendo al sostegno dell’economia locale.

L’analisi territoriale condotta dall’Osservatorio evidenzia dinamiche differenziate lungo la penisola. Le famiglie del Nord concentreranno circa il 37% della spesa complessiva nazionale, spinte da redditi medi più elevati e da una maggiore attenzione verso prodotti gourmet o certificati. Il Centro rappresenterà il 24%, con un equilibrio tra specialità regionali e regali tradizionali. Nelle regioni del Sud si attesterà il 28% del totale, confermando un forte radicamento delle consuetudini gastronomiche e una maggiore incidenza della spesa alimentare rispetto a quella dedicata ai doni. Le Isole, infine, contribuiranno per l’11%, mantenendo un profilo di consumo attento ai prodotti agroalimentari regionali, spesso acquistati con anticipo per garantirne la presenza sulle tavole di festa.

Nonostante le differenze geografiche, emerge un trend condiviso: la volontà di mantenere viva la magia del Natale senza eccessi, privilegiando scelte più ragionate e sostenibili. Cresce infatti l’attenzione verso filiere corte, packaging ecosostenibili e prodotti che valorizzano la territorialità, un orientamento che l’Osservatorio della FeNAILP Turismo considera sempre più determinante nel guidare le preferenze dei consumatori.

La spesa per i regali, pur rappresentando una quota inferiore rispetto a quella alimentare, conserva un valore simbolico imprescindibile: il gesto del dono rimane un elemento centrale nelle celebrazioni natalizie, soprattutto quando si tratta di articoli pensati, originali e legati al territorio.

Il Natale 2025 si preannuncia dunque come un periodo di equilibrio tra prudenza e desiderio di qualità. Le famiglie italiane, pur consapevoli del contesto economico, scelgono di non rinunciare all’essenza delle feste: la condivisione, le tavole imbandite, il piacere di un regalo sincero. Una tradizione che, anno dopo anno, continua a rappresentare uno dei pilastri della cultura italiana, come confermato dalle analisi dell’Osservatorio Nazionale della FeNAILP Turismo.