Bimbo di 10 anni in classe col coltello: choc a scuola

Il caso a Napoli

Napoli.  

di Simonetta Ieppariello

La Polizia ha sequestrato quel coltello con una lama lunga quasi sei centimetri e mezzo a un alunno di 10 anni che frequenta una scuola elementare di Napoli. Il ragazzino, che frequenta la quinta classe, lo custodiva nel suo zaino. Secondo quanto riferito dalla preside e da una docente l'alunno l'ha subito consegnato alla maestra, quando quest'ultima gliel'ha chiesto. Il padre, convocato in commissariato con la moglie, ha detto che si trattava del suo coltello da lavoro: l'uomo è un conciatore di pelli. Un episodio che ha creato sconcerto e paura nella scuola

I poliziotti sono intervenuti nell'istituto, che si trova nel quartiere San Giovanni-Barra di Napoli, dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa della Questura. Il coltello è stato sequestrato mentre il padre dell'alunno è stato denunciato. Intanto l’allarme criminalità è dilagante tra capoluogo e provincia. Non c’è pace a San Giovanni a Teduccio, il rione ad oriente di Napoli devastato da una vera e propria ondata di stese, violenza e  paura.

Due sparatorie in poche ore, tredici quelle “ufficialmente” segnalate da gennaio a oggi, decine di proiettili impazziti esplosi ad ogni ora, soldati dei clan che imperversano su scooter o addirittura a piedi, certi dell’impunità. Insomma l’area ad est di Napoli si è trasformato in un vero e proprio poligono di tiro. Un far west senza regole e governato dalla guerra tra cartelli. Due giorni fa il clamoroso botta e risposta di stese tra i Rinaldi e Mazzarella. La seconda azione dinanzi ad una pizzeria nel fuggi fuggi generale.

Eppure in quelle strade dove l’eco degli spari è ormai consuetudine c’è chi ha avuto il coraggio di manifestare per quel diritto negato: la sicurezza. Avveniva circa un mese fa, con i bambini in prima fila e i loro cartelloni colorati in cui scrivevano “no alle stese”. Ma da allora non è mutato nulla.