Sorrento, i tonnetti rossi "sotto dimensione" nel mirino di decine di pescatori

Ottobre è il periodo dove più intensa è la presenza di pesce nell'area marina della fascia costiera

sorrento i tonnetti rossi sotto dimensione nel mirino di decine di pescatori

Decine e decine di "pescatori"provenienti dall'hinterland metropolitano depredano quotidianamente lo specchio marino prelevando anche pescato sotto dimensione. Intervento della Guardia Costiera, il dossier del WWF Terre del Tirreno.

Sorrento.  

Non bastano i dettarari che depredano la costa della Penisola Sorrentina e delle isole arrecando danni devastanti alle fasce costiere asportando i pregiati mitili che vengono prelevati anche con l'ausilio dei martelli pneumatici distruggendo le rocce.

L'aggressione alla fauna ittica dell'area peninsulare (è un'annata molto favorevole), per di più in area marina protetta, ha luogo anche con la pesca da parte di un vero e proprio esercito di "non professionisti" proveniente dall'hinterland metropolitano e che si riversa quotidianamente e a tutte le ore della giornata sulle postazioni ubicate in zona B e C del Parco Marino come a Punta Campanella e il località Fossa Papa dove, secondo il WWF Terre del Tirreno, solo nel corso dell'ultima settimana sono stati pescati centinaia di esemplari di tonnetti.

L'attività si concentra nell'area marina della Regina Giovanna letteralmente presa d'assalto da questi pescatori con un andirivieni h24 che è stato immortalato in un circostanziato dossier finito nelle mani della Magistratura e delle Forze dell'Ordine.

Qualche giorno fa l'intervento della Guardia Costiera di Sorrento ha permesso l'identificazione di alcuni pescatori cui sono state comminate le previste sanzioni per l'attività svolta senza autorizzazione e per il pescato sotto dimensione vietato dalla legge a tutela del patrimonio faunistico marino.

Il WWF ha lanciato l'allarme sulla mattanza di tonni rossi e altre specie ittiche della famiglia degli "sgombridi" vittime di una pesca d'assalto irrispettosa delle regole, in primis delle misure del pescato.
Del resto basta osservare le condizioni in cui versano gli scogli dove entrano in azioni questi pescatori che eviscerano il pescato che poi viene commercializzato al di fuori della rete legale.

"La pesca al tonno rosso viene esercitata anche con imbarcazioni che sbarcano il novellame di  tonno, all’alba o alla sera, alla Marina Grande di Sorrento per venderlo in nero sul posto.
Analoga attività viene svolta nel golfo di Salerno con barchini che partono da Marina del Cantone alle prime ore dell’alba. Altre imbarcazioni stazionano invece a Marina della Lobra, a Massa Lubrense, che risulta il  più importante punto di partenza sia per la vicinanza a siti di pesca fruttuosi, sia per la  presenza di circa 40 imbarcazioni da diporto esclusivamente dedicate alla pesca sportiva superattrezzate e con veloci motori entrobordo e fuoribordo
- si legge nella relazione del WWF -

La pesca praticata è sia di tonnetti (in questo periodo), sia di totani con siluri e fonti luminose,  oltre alla pesca di altura di cernie, ricciole e lampughe. Il pescato, spesso non conforme per  taglia e per quantità (si stimano centinaia di esemplari) viene venduto in nero a pescherie e ristoranti della zona producendo un lucroso reddito. Da Marina della Lobra le imbarcazioni partono alle prime luci dell’alba in direzione  Marciano/Punta Baccoli/Mitigliano/Campanella, oppure dirette al largo dello scoglio del Vervece per fare rientro alle 8:30/9:00 del mattino, in contemporanea con l’apertura dell’ufficio  della Guardia Costiera. Inoltre alcune imbarcazioni lasciano il porto anche al pomeriggio dalle
14 in poi, dopo la chiusura dell’ufficio locale marittimo, per eludere eventuali controlli
".

Scendendo dalla stradina pedonale che conduce al sito della Regina Giovanna è facile imbattersi (dalle 16 fino al tramonto) in diversi pescatori che risalgono dalla pesca con secchi o buste contenenti diversi tonnetti sottomisura. Spesso vengono catturati alletterati di 20 cm del peso di 200/300 grammi non sapendo che questo pesce può superare i 12 chili! Analogo prelievo viene fatto con i tonni, a volte confusi con gli alletterati.

Eppure per identificare tutti gli autori di questa vera e propria predazione sarebbe sufficiente attuare i controlli sulla strada d'accesso alla costa e monitorare con un sistema di videosorveglianza il transito di questa gente per arginare il fenomeno e tutelare il patrimonio ittico locale.