Raid del clan contro il ristorante "Cala la pasta": condanna al nipote del boss

Quattro condanne, a 5 anni e 4 mesi di reclusione, a Napoli, anche per Patrizio Bosti junior

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Napoli.  

Quattro condanne, a 5 anni e 4 mesi di reclusione, a Napoli, anche per Patrizio Bosti junior, rampollo del clan Contini (nipote omonimo del boss), per una triste vicenda avvenuta lo scorso 15 maggio a Forcella, nel cuore di Napoli: quella sera un gruppo di persone si resero protagoniste di raid punitivo ai danni del titolare del ristorante "Cala la Pasta" e di alcuni turisti sudamericani dopo che un giovane in sella a una moto da cross senza targa, che sfrecciava a tutta velocità, aveva investito la compagna del proprietario dell'esercizio commerciale e gli stessi turisti, di nazionalità argentina.

Le condanne riguardano Bosti junior ma anche Gennaro Vitrone (colui che era alla guida della moto), Luigi Capuano (arrestato in Spagna) e Giorgio Marasco. La vicenda suscitò l'indignazione dell'opinione pubblica e di numerosi politici. La sentenza è giunta al termine di un processo celebrato con il rito immediato. La Procura di Napoli aveva anche chiesto un risarcimento da due milioni di euro che il giudice ha rimesso al Tribunale Civile. Accordata invece una provvisionale da 20mila euro. Nel corso della fase dibattimentale alcuni avvocati del collegio difensivo (composto da Domenico Dello Iacono, Beatrice Salegna e Elisabetta Valentino) chiesero che venisse verificato dal Comune di Napoli se il ristorante avesse o meno l'autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico. 

Manfredi: forte risposta dello Stato 

"Le condanne inflitte agli esponenti del clan Contini per il raid compiuto ai danni del titolare del ristorante 'Cala la pasta' in via Tribunali testimoniano che la giustizia fa il suo corso e difende i cittadini onesti. Come Comune, ci eravamo costituiti parte civile e la domanda è stata accolta: siamo e saremo sempre vicini agli imprenditori che operano nella legalità e per lo sviluppo del nostro territorio. Oggi lo Stato, in tutte le sue articolazioni, ha dato una risposta molto forte. Come Amministrazione siamo fortemente impegnati, in sinergia con le altre Istituzioni e la società civile, a fornire il nostro contributo". Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.