Dopo la denuncia dell’azienda, è caccia ai medici che firmano i certificati. Eav ha inoltrato l'esposto in Procura per fare chiarezza sul numero insolito di malattie registrate tra i dipendenti durante lo sciopero di domenica scorsa, indetto dal sindacato Orsa. La giornata ha visto la quasi totale paralisi della Circumvesuviana, in una domenica delicata per la coincidenza con la festa della mamma e una partita del Napoli. Gli uffici legali dell’azienda hanno raccolto documentazione dettagliata: certificati medici, richieste di permesso, orari e dichiarazioni, per ipotizzare se vi sia stata una forma di astensione strategica dal lavoro, mascherata da malattia.
L'intervento della Commissione di garanzia
Nel frattempo, anche la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero ha chiesto spiegazioni ufficiali all’azienda. Il focus è proprio sul picco di assenze che ha coinciso con la protesta, circostanza che solleva dubbi sulla liceità del comportamento adottato da alcuni lavoratori. Due macchinisti, in particolare, si sarebbero rifiutati di coprire le corse nella fascia oraria di garanzia, prevista per legge anche durante gli scioperi, innescando ulteriore tensione con l’azienda.
Le accuse e le difese
Il sindacato Orsa ha respinto ogni accusa parlando di una «mannaia mediatica» contro i lavoratori, chiedendo rispetto per chi rappresenta legittimamente diritti e tutele. Secondo il portavoce Maurizio Piermatteo, c’è chi in azienda starebbe ostacolando ogni tentativo di confronto. Una linea, questa, che ha irrigidito i rapporti sindacali, mentre si cerca una mediazione da parte delle istituzioni.
La rabbia dei pendolari
Nel mezzo restano i pendolari, esasperati da un disservizio che si ripete troppo spesso. I comitati hanno scritto al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lamentando l’assenza di ascolto istituzionale nei confronti dell’utenza. Dopo l’incontro tra Regione, sindacati e vertici Eav, i viaggiatori si sono sentiti esclusi dal dibattito, pur essendo i primi a subire le conseguenze del braccio di ferro interno.
Prossimi sviluppi
Il 22 marzo è previsto un nuovo vertice tra le parti. Intanto, l’azienda va avanti con la sua strategia legale e disciplinare, e non si esclude che l’indagine possa allargarsi a un esame dei contratti di lavoro, dei turni e delle responsabilità individuali nei casi di assenteismo strategico.
