Ultimo appuntamento con "Sorrento Classica" con Salvatore Accardo e Bruno Canino

Sabato cala il sipario sulla rassegna concertistica diretta dal maestro Paolo Scibilia

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Sorrento.  

L'ultimo appuntamento con la rassegna "Sorrento Classica" giunta alla XV edizione e diretta dal Maestro Paolo Scibilia è per sabato 24 settembre al Teatro Tasso, ore 21, con il concerto di musica classica diretto dal maestre Salvatore Accardo (violino) e dal maestro Bruno Canino (pianoforte).

Un concerto che offrirà al pubblico del Tasso l'opportunità di apprezzare uno dei più acclamati violinisti e orgoglio italiano nel mondo, Salvatore Accardo, assente dalle scene sorrentine da più di 20 anni.
Al Maestro la Città di Sorrento conferirà il “Sorrento Classica Prize” edizione 2022, un doveroso riconoscimento per il suo legame storico–artistico con Sorrento essendo stato uno dei promotori, negli anni '70, dell'estate musicale sorrentina e delle settimane di musica d'insieme di Napoli che avevano un'estensione sempre a Sorrento dove il grande violinista, originario di Torre del Greco, tenne dei corsi di perfezionamento seguitissimi da talenti italiani e stranieri.

Accardo ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini, a 15 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra diventando, due anni dopo, il primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori affiancando all’attività di solista quella di direttore d’orchestra.

La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del "Quartetto Accardo" nel 1992 e all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremona nel 1986 insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi.

Ha inoltre dato vita nel 1971 al “Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli” in cui - primo esempio assoluto - il pubblico era ammesso alle prove, e al “Festival di Cremona”, interamente dedicato agli strumenti ad arco. Con lui Bruno Canino, uno dei più rappresentativi pianisti e cameristi italiani, nato a Napoli nel 1935. Ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni.