Somma Vesuviana: il patrimonio culturale che affascina il mondo

Ecco le testimonianze che hanno lasciato traccia anche nelle tradizioni popolari

somma vesuviana il patrimonio culturale che affascina il mondo

I Normanni, gli Spagnoli, ma ancora prima i Romani. Testimonianze che hanno lasciato traccia anche nelle tradizioni popolari....

Somma Vesuviana.  

 “In occasione del Giro D’Italia che sarà a Somma Vesuviana l’11 Maggio, apriremo gratuitamente a tutti il patrimonio culturale straordinario della nostra città. Somma è la culla della cultura sempre più conosciuta nel Mondo: epoca romana ma anche normanni e spagnoli”. 

Lo ha affermato Rosalinda Perna Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana.

Villa Augustea, dove morì Augusto?

“Di certo l’importanza della Villa Romana, non la legherei soltanto al mistero di Augusto. Intanto è un sito archeologico internazionale – ha continuato la Perna  - con una missione archeologica di grande profilo ed italo – nipponica. Insieme abbiamo la grande scuola napoletana e l’Università di Tokyo. Inoltre sono emerse stratificazioni geologiche importanti di epoche diverse, pensiamo all’eruzione del 472 d.C. ma potremmo dire di più. Entrando nel sito romano, circa 3500 metri, ci immergiamo nel periodo storico di ben 2000 anni fa. E numerosi sono anche gli ambienti venuti alla luce, ma anche i mosaici. La Villa Augustea racconta quale fosse la vita dopo Pompei, cosa mangiavano, quali erano i costumi. Sappiamo anche che il nostro canto popolare di oggi, protagonista dei Riti della Montagna è anche figlio della storia e di quella storia appartenuta a questo territorio.

La stagione di scavo che riprenderà a breve, sicuramente svelerà i misteri e riserverà molte ed importanti sorprese.

Un sito che nel tempo creerà le condizioni di sviluppo di un indotto turistico davvero promettente e non escluderei una possibile, eventuale, futura candidatura a patrimonio Unesco!”.

Tracce di Roma Antica sono ovunque a Somma Vesuviana: Ceppo romano in Via Gobetti!

“Camminando lungo Via Turati, da Via Gobetti – ha dichiarato Rosalinda Perna -  è possibile notare addirittura un ceppo risalente a 2000 anni fa, dunque di epoca romana e con scritte in originali che sono tutte in latino. Testimonianze di epoca romana però sono anche in varie località del paese!”.

Il Castello di Lucrezia D’Alagno, la cui conoscenza popolare lo riconosce come: il Castello di Totò!

“Oggi questo meraviglioso Castello del ‘400 è splendidamente recuperato. Lo apriremo ogni mese e soprattutto in occasione del Giro D’Italia. Stiamo valutando, in accordo con gli altri assessorati di aprire ad esempio la Villa Romana a tutti gli studenti di Somma, il Castello di Lucrezia D’Alagno e lavoreremo, in accordo con la Direzione Beni Culturali del Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, all’apertura straordinaria anche delle cripte sotterranee che hanno una storia millenaria. Il Castello di Lucrezia D’Alagno – ha proseguito, l’assessore Perna -  è appartenuto appunto a Lucrezia, amante del Re Ferrante D’Aragona. Non dimentichiamo che Somma Vesuviana era anche luogo di villeggiatura di Re, Regine e magari, questo però potranno confermarlo o smentirlo gli archeologi nel prossimo futuro, di Imperatori. Ad esempio il grande Antonio De Curtis, in arte Totò non è stato mai proprietario del Castello appartenuto a Lucrezia D’Alagno, ma, come confermato più volte dalla figlia Liliana, trascorsero una meravigliosa vacanza nel Castello D’Alagno. La posizione di questo maniero è davvero invitante, in quanto è nel Parco Nazionale del Vesuvio e a pochi metri dall’ingresso nel Borgo.

Un Borgo, quello del Casamale davvero antico dove oggi è possibile ammirare la Cinta Muraria Aragonese intatta. All’interno del Borgo, nella piazzetta, è situata una delle chiese più belle ed antiche dell’intera fascia vesuviana:

la Collegiata, con affreschi e la volta in oro zecchino. Dunque Somma Vesuviana offre l’opportunità un viaggio nel tempo e millenario”.

Si lavora alla candidatura della Festa delle Lucerne a Patrimonio Unesco.

“Stiamo lavorando alla possibile candidatura della meravigliosa Festa delle Lucerne a Patrimonio dell’Umanità. L’edizione 2022 ha visto la presenza della Stampa Internazionale che ringraziamo per i numerosi articoli e servizi usciti soprattutto in Spagna, Germania, Russia, Italia e non solo. Un’edizione che ha visto la presenza di ben 40.000 persone  - ha ancora dichiarato l’Assessore alla Cultura - e forse anche di più. La Festa delle Lucerne non è una sagra ma è la narrazione, la descrizione del passaggio dalla vita terrena a quella ultraterrena. In realtà abbiamo, al riguardo, diverse scuole di pensiero. Migliaia le lucerne accese, amplificate anche dal gioco di specchi ed accompagnate da decorazioni, da scene vive e da scene morte. Un vero capolavoro, unico, secondo alcuni non avrebbe precedenti al Mondo, che vede la partecipazione dell’intera comunità del Centro Storico”.

L’epoca degli Spagnoli, le tracce forti degli Aragonesi, ed ancora il periodo borbonico.

“Somma è punta di diamante dell’intero territorio vesuviano. Somma Vesuviana è stata amata da tutti i popoli per la sua terra fertile. Basterebbe vedere la ricchezza dei prodotti agricoli come: albicocche, frutta secca – ha continuato la Perna - uva catalanesca, pomodorino del piennolo. L’uva catalanesca è stata portata dagli Spagnoli durante la dominazione. I cortili del Borgo antico rappresentano una grande testimonianza storica e popolare. In località Santa Maria del Pozzo, però abbiamo il Complesso Monumentale Francescano con il chiostro, gli affreschi del ‘600 e ‘700. C’è la possibilità di scendere e visitare cripte sotterranee davvero ricche ancora di una storia millenaria. Un vero viaggio nel tempo”.

I Riti della Montagna e della settimana santa.

“Il Monte Somma non è una montagna qualsiasi. Il Monte Somma è patrimonio geologico in quanto rappresenta l’unica testimonianza del precedente complesso vulcanico del Somma – Vesuvio dal quale nel 79 d.C. nacque l’attuale Vesuvio. Subito dopo Pasqua avranno inizio i Riti della Montagna con la partecipazione di Paranze di Canto popolare. I Riti che prevedono momenti particolari come la consegna della Perteca alla Donna amata  - ha concluso la Perna - e l’inno alla Madonna il 3 Maggio con la devozione e il pellegrinaggio al Santuario Santa Maria delle Grazie a Castello, sono di grande richiamo. Quest'anno avremo turisti da tutta Italia. Somma Vesuviana è conosciuta anche per la tradizionale Processione del Cristo Morto, il Venerdì Santo.

Quest’anno, per la prima volta dopo il Covid, dunque dopo 4 anni, ritornerà la processione nel nostro Paese.

Si tratta di una delle 8 processioni più coinvolgenti che si svolgono in Italia composta da  più di 2000 confratelli con il saio bianco e più 7000 donne  al seguito della Madonna.  Da sottolineare che la processione parte dalla chiesa più antica: la Collegiata. Quando la Madonna inizia il suo percorso, la testa della processione ha già raggiunto il centro del paese. E’ un evento davvero suggestivo con almeno 20.000 candele accese. Al passare dei confratelli, lungo vicoli e slarghi, la partecipazione è davvero sentita. Lungo il percorso sono numerosi i falò accesi. Infatti dalle prime ore del pomeriggio i cittadini iniziano già a preparare, a comporre le fascine. Il Giro D’Italia è davvero una grande opportunità che contribuirà alla conoscenza di queste tradizioni, dei nostri monumenti, del nostro patrimonio naturalistico. Da Somma Vesuviana è possibile iniziare anche il cammino verso il cratere del Vesuvio ma anche raggiungere con la Circumvesuviana, la linea ferroviaria locale, gli scavi di Pompei, Ercolano, Torre Annunziata ed ancora Sorrento, Amalfi e Positano!”.