de Magistris:Napoli avrà la sua moneta. L'opposizione:ridicolo

Il sindaco promette tre delibere per l'autonomia, tra le quali la cancellazione del debito

Alle pendici del Vesuvio presto si potrà pagare con una moneta diversa dall'euro. A prometterlo è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che in un post comparso su Facebook ha promesso tre rivoluzionarie delibere per le prossime settimane

Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

Napoli autonoma e con una sua moneta. Lo dice il sindaco de Magistris in un post e la sua foto impressa in un curioso montaggio, su una vecchia banconota da 2mila euro diventa virale sul web. Nella foto un fake ironico di una banconota ha innescato la polemiche del Pd con la senatrice Valeria Valente. I toni del confronto tra opposte fazioni sono quelli da comizio. La piattaforma del social diventa il perfetto terreno di scontro.

Cosa annuncia il sindaco sul suo consueto editto del lunedì su fb? L'approvazione di tre delibere, la prima prevede «il varo di una moneta aggiuntiva all'euro». Una esperienza non nuova, ci provò già nel 2012 con i «napo», buoni che i napoletani potevano spendere nei negozi che avrebbero aderito all'iniziativa risparmiando il 10% della spesa.

Una iniziativa che non ebbe poi tanta fortuna. La seconda delibera è il manifesto di «Napoli città autonoma», la terza la cancellazione del cosiddetto «debito ingiusto» semplicemente non riconoscendolo nel bilancio.

Insomma, alle pendici del Vesuvio presto si potrà pagare con una moneta diversa dall'euro.

Il commento di Valente (Pd)

"Dopo la bocciatura dei giudici contabili della norma 'salva-deMagistris', oggi su Facebook ci tocca leggere di città autonoma, cancellazione debito e moneta napoletana. Un sindaco che è diventato barzelletta di se stesso e mette in ridicolo Napoli. La città va salvata dai cialtroni." Lo scrive su Twitter la senatrice Valeria Valente, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato, segretaria della Commissione Giustizia ed ex consigliera comunale, che siglò le sue dimissioni lo scorso luglio. de Magistris rivendica autonomia per Napoli e non lesina critiche al vicepremier Legista Matteo Salvini. L'ex pm conia anche lo slogan e dice di parlare «a nome della città ribelle al Sistema ed ubbidiente ai valori costituzionali». Tre, appunto, le delibere in fase di scrittura. La prima, quella che fa più discutere, prevede «una moneta aggiuntiva all'euro per dare forza a Partenope».

Poi quella dal titolo «Napoli Città Autonoma», che si tradurrà in un «manifesto politico concreto sull'autonomia della Città». E poi una battaglia quella della «cancellazione del debito ingiusto. Il debito contratto dallo Stato, in particolare nelle gestioni commissariali post-terremoto ed emergenza rifiuti, noi non lo riconosciamo. Lo cancelliamo dal nostro bilancio».

I conti

«Quei debiti - scrive de Magistris - non sono stati contratti dalla Città e dai napoletani, anzi noi siamo vittime ed andremmo semmai risarciti. Se oggi non avessimo quel debito frutto delle più invereconde collusioni tra politica, affari e criminalità organizzata, potremmo avere più autobus, più spazzatrici, più asfalto per le buche, più qualità della vita ed altro ancora».

Palazzo San Giacomo è un ente in predissesto. Il sindaco ritiene che si sia in presenza di «un Governo ad evidente trazione anti-meridionale» e con «il rafforzamento dell'asse lombardo-veneto per l'attuazione del referendum autonomista: già lavorano per dirottare la gran parte delle risorse verso i ricchi, dando elemosine al Sud, magari con la veste ingannevole di un pseudo-reddito di cittadinanza. Il momento giusto è adesso. E vediamo se il separatista che urlava prima il Nord e contro Napoli e i napoletani oggi ostacolerà questo progetto di autonomia dal suo scranno di ministro dell'Interno».

I detrattori

L'ex assessore pd Gugliemo Allodi, tornato alla ribalta delle cronache per avere invocato la lotta armata contro Salvini, su fb e sotto la pagine del sindaco questa volta si limita a scrivere: «Sono senza parole».

Già ieri l'ex consigliere PD Valeria Valente aveva duramente attaccato il sindaco per questa presa di posizione, definendo de Magistris "una barzelletta" che "copre di ridicolo la città". Carfagna ha invece preferito uno stile meno diretto. In un primo tweet ha affermato: "Magari Insigne accetterà i pagamenti in Partenopi". In un secondo ha chiesto ai suoi followers: "Come dovrebbero chiamarsi le monete complementari proposte da de Magistris? Partenopi o Pulcinelli?".