De Magistris ci prova in Calabria, ma con chi? Nodo alleanze

Il sindaco di Napoli chiarisce: non sono un candidato del centrosinistra

de magistris ci prova in calabria ma con chi nodo alleanze

La Lega attacca: La terza citta' d'Italia abbandonata a se stessa per mere ambizioni politiche personali del primo cittadino, si dimetta

Napoli.  

Stavolta fa sul serio. Se ne parlava da settimane, la notizia era già certa, per sua stessa ammissione, ma adesso Luigi de Magistris ha sciolto le riserve e ha ufficialmente annunciato: «Mi candido a presidente della Regione Calabria». Il sindaco di Napoli inizia dunque una nuova avventura politica, correndo per la poltrona da governatore nella regione in cui ha lavorato come pubblico ministero per nove anni e dove, a Catanzaro, è nata la moglie, Maria Teresa Dolce. A Catanzaro ha svolto gran parte della sua carriera di magistrato come pm. E' stato protagonista di inchieste clamorose che hanno scosso il mondo politico nazionale, prima fra tutte la controversa "Why Not" avviata nel 2007 con un centinaio di indagati fra cui nomi eccellenti. Da li' parti' lo scontro interno alla magistratura che lo porto' a lasciare la toga e ad entrare in politica, prima come eurodeputato, poi come sindaco della sua citta'.

"Mi candido per amore della Calabria" ha detto de Magistris che punta sui grandi temi che hanno caratterizzato già la sua esperienza politica: la sete di giustizia, la lotta alla criminalità, l'inclusione sociale. Sulla natura della sua candidatura ha detto che non è «un candidato calato dall’alto e ancora una volta è il popolo la forza della rivoluzione che deve coniugare rottura del sistema e capacità di governo». Insomma il modello arancione si traferisce in Calabria. 

Già oggi il sindaco è nel capoluogo calabro per i primi contatti politici.In Calabria si vota l'11 aprile. Per conquistare la presidenza de Magistris pensa a una coalizione civica, "al di fuori degli schieramenti tradizionali". L'ex pm comunque resterà a Palazzo San Giacomo fino al termine del mandato, perché la legge regionale calabrese non impone le dimissioni del sindaco.

Un potenziale alleato e' il leader di "Tesoro Calabria", Carlo Tansi, ex capo della Protezione Civile regionale entrato in rotta di collisione con i politici, che da tempo ha annunciato la candidatura alla presidenza della Regione con tre liste. Gia' alle regionali del 2020 (la legislatura si e' interrotta anzitempo per la scomparsa del presidente Jole Santelli) aveva sfiorato un clamoroso ingresso in Consiglio avvicinandosi alla soglia minima dell'8% dei suffragi necessari. Nei giorni scorsi Tansi ha riunito i candidati delle sue liste, che si sono espressi favorevolmente all'ipotesi di un'alleanza con de Magistris, ma a patto che il candidato governatore resti sempre il leader di "Tesoro Calabria". Guardano con estremo interesse a de Magistris forze di sinistra come Si e Rifondazione comunista, e forze civiche molto attive in queste settimane, come il Movimento 24 Agosto di Pino Aprile e "Calabria Aperta".

"Adesso comincia un cammino e comincia con le donne e gli uomini della Calabria. Lo schema pero' che ho in mente e' piu' o meno simile a quello con cui e' iniziata anche l'avventura a Napoli. Io mi rivolgo alle persone, alla gente. Non e' populismo, sono quelli che votano e devono contare. Non mi faro' includere in uno schieramento liturgico della politica tradizionale, non sono un candidato di centrosinistra". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris parlando alla TgR Calabria della sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria. "Sono un candidato - ha aggiunto - che parla a tutti e a tutte perche' questa e' la mia voglia, questo e' il mio entusiasmo, di rappresentare la Calabria e la sua voglia di riscatto. Nelle prossime settimane, nei prossimi giorni faro' tanti incontri e costruire insieme alleanze, convergenze e candidature ma non saranno di apparato, di ceto politico tradizionale". "Se finisce l'esperienza di sindaco a Napoli? No assolutamente - ha aggiunto - comincia una grande avventura che mi affascina, mi appassiona, una sfida fatta di amore e anche un po' di follia perche' sembra impossibile ma niente e' impossibile. Ma continuero' a fare il sindaco sicuramente sino all'elezione, facendo magari una specie di tandem a sud". 

Difficile il dialogo con i partiti, a cominciare dal Pd. I democratici hanno subito escluso la possibilita' di un accordo con de Magistris.  Fra i grillini non mancano i sostenitori, anche autorevoli, della sua candidatura, come il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, che in Calabria e' stato eletto senatore. Dema punta a parlare alla base e  aggregare movimenti, associazioni e forze civiche slegati dai partiti. 

Tra le prime reazioni quella del leader della Lega, Matteo salvini:  "De Magistris si candida in Calabria ma continua a fare (male) il sindaco di Napoli. Mancanza di rispetto sia per i cittadini napoletani che per i calabresi, ormai la fame di poltrone della sinistra non conosce limiti" scerive Salvini.

"De Magistris getta la maschera. La terza citta' d'Italia abbandonata a se stessa per mere ambizioni politiche personali del primo cittadino". E' quanto affermano in una nota congiunta i deputati leghisti Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa, il senatore Francesco Urraro, il consigliere comunale Vincenzo Moretto, ed il consigliere regionale e segretario cittadino della Lega a Napoli, Severino Nappi. "Adesso - osservano gli esponenti leghisti - sappiamo il perche' del nulla amministrativo di questi anni. Con de Magistris scritte le peggiori pagine della storia politica di Palazzo San Giacomo. Solo rimpasti e marchette agli amici dei centri sociali. Le dimissioni ad horas sono un atto dovuto. La Lega in campo alle prossime amministrative come alternativa alla storia politica scritta dalla sinistra a Napoli in decenni di mal governo". 

"De Magistris candidato in Calabria? In bocca al pupo a lui.Ho qualche dubbio di poterlo rivolgere ai calabresi vista l'esperienza non proprio gloriosa che si e' consumata a Napoli negli ultimi dieci anni". Lo ha detto il capogruppo del M5S al Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino. "Fino all'ufficializzazione pensavo che fosse solo l'ennesimo annuncio - ha aggiunto Ciarambino -perche' non so a che cosa non ha detto di volersi candidare il sindaco di Napoli".