Napoli, divieto di stendere i panni e giocare a pallone, scoppia la polemica

De Magistris: "Manfredi non ama Napoli, come De Luca" Ma il Comune chiarisce: non è nel regolamento

napoli divieto di stendere i panni e giocare a pallone scoppia la polemica
Napoli.  

Pulizia, decoro, sostegno sociale e sicurezza. La nuova bozza di regolamento che il Comune di Napoli sta per varare già provoca polemiche e divisioni. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore dal 1 luglio, regole che ritroviamo in tutte le grandi città, ma che a Napoli finiscono per diventare oggetto di scontro e addirittura assumono un aspetto “rivoluzionario” se si vanno a toccare alcune “icone sacre” dell’immaginario collettivo napoletano: i panni stesi e i ragazzi che giocano a pallone per strada.

In particolare, stando alle indiscrezioni stampa pubblicate da Il corriere della Sera,  il testo reciterebbe: a "tutela dell'igiene pubblica e del decoro" è vietato "stendere o appendere biancheria, panni, indumenti e simili al di fuori dei luoghi privati, nonché alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicienti la pubblica via quando ciò provochi gocciolamento sull’area pubblica".

Immediato il commento dell’ex sindaco Luigi De Magistris: "Il sindaco che non c'è finalmente batte un colpo: vieta di stendere i panni sui balconi e le finestre di Napoli e vieta di giocare a pallone. Questa è la sua visione di città. Ma Manfredi è 'o ver' o ci fa?". "Dopo il flop movida, le mazzate ai commercianti e ai giovani - aggiunge de Magistris - Manfredi se la prende pure con i panni stesi e con il pallone, nella città degli scugnizzi e di Maradona. La verità è che Napolinon gli va giù, così come al suo capo politico De Luca. Sempre peggio sta andando, professore Manfredi, lei Napoli non la conosce e non la sente nel cuore e nell'anima. Si vede, basta guardarla in faccia. Napoli è un pezzo grande del cuore, non è una poltrona da scaldare per mettersi a posto il portafoglio e la famiglia con la quadruplicazione dello stipendio e gestire nelle stanze del compromesso morale e politico il malloppo dello scandaloso Patto per Napoli. Giù la maschera professore, la verità amara è che lei non è napoletano e non lo vuole nemmeno essere", conclude de Magistris”.

Ma a stretto giro è arrivata la precisazione dell’amministrazione comunale. Le misure del decoro urbano non fanno parte del regolamento sulla sicurezza.

"La sicurezza urbana è una priorità di questa Amministrazione. Esclusivamente questo tema sarà oggetto, come annunciato quando fu emessa un'ordinanza ora in scadenza, di un apposito regolamento da approvare in Giunta per poi essere sottoposto al vaglio delle Commissioni competenti e poi del Consiglio comunale. Quanto alle misure relative al decoro urbano, pur necessarie per restituire un volto degno alla città lasciata nel totale degrado negli ultimi anni, non entrano in questo regolamento".