De Luca: "Fico? Se il buongiorno si vede dal mattino buonanotte!"

Il governatore: "Mio figlio va valutato per quello che è"

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Napoli.  

Ho ascoltato anche ieri l'annuncio e mi sono commosso. Non ho capito chi è l'ufficiale che ha celebrato. Se il buongiorno si vede dal mattino allora buonanotte. Noi avevamo deciso qualche mese fa di discutere prima dei programmi e poi dei nomi. Poi hanno hanno fatto una fuga in avanti e non va bene". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca intervenendo a L'Aria che tira su La7. Parlando della presentazione di Fico ieri a Napoli, alla presenza di Conte, ha proseguito: "Ho visto che è arrivato e ci ha illuminato di immenso".

Infine non ha mancato una stoccata al Pd e al fatto di non essere stato invitato alla festa dell'Unità: "Non mi hanno invitato ed hanno mantenuto il livello di cafoneria". De Luca ha ribadito che è ancora in attesa dei programmi "altrimenti è politica politicante". 

Giorgia Meloni "ha una caratteristica: quando parla si fa capire. Si è costruita da sola e merita rispetto. Il suo limite è che è circondata da una banda di squinternati, tranne due o tre". Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale, a "L'Aria che tira" su La7 torna a parlare della premier e del centrosinistra. L'occasione è stata utile per presentare il suo ultimo libro "La Sfida" dove in 292 pagine, ha fatto notare il conduttore David Parenzo, non è mai citato il nome della segretaria del Pd, Elly Schlein. De Luca ha detto che non ti puoi candidare a governare se "non hai il rispetto della gente" ed un programma chiaro. "Io in Campania sono stato eletto con il 70 per cento dei voti mentre a Napoli il Pd era fermo al 12", ha aggiunto suggerendo al Pd di "integrare il rapporto con il mondo cattolico"

C'è una Costituzione in Italia che dice che una persona che deve essere valutata per quello che è". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando della candidatura del figlio, Piero, deputato del Pd, alla segreteria regionale del partito nel corso della trasmissione "L'Aria che tira" su La7. "Il suo cognome pesa? Per i cafoni sì, per i cittadini normali no", ha ripreso ancora il presidente perché "mio figlio dovrà essere valutato per le sue qualità e le sue caratteristiche" "Ognuno deve essere valutato per quello che è. Altrimenti si chiama barbarie, cafoneria", ha ripreso.