"26 Come in Mare così in Terra": coinvolti 1000 studenti

L'opera collettiva di teatro civile in ben 13 istituti salernitani

Due anni fa il tragico sbarco. Alcuni alunni hanno scritto anche una poesia per contribuire a questo giorno della "memoria"

Salerno.  

Continuare a raccontare per non dimenticare. E’ stato questo l’obiettivo che ha spinto le giornaliste di “26 – Come in Mare Così in Terra”, ad entrare nelle scuole salernitane. Oggi, 5 novembre, è il giorno della “memoria” per Salerno. Esattamente due anni fa, al molo 3 Gennaio del porto commerciale, a bordo della nave Cantabria, arrivarono senza vita i copri delle 26 giovani nigeriane.

“26 – Come in Mare Così in Terra” è l’opera collettiva di teatro civile promossa dall’Ordine dei Giornalisti della Campania realizzata con il contributo di 55 giornalisti del territorio che prende spunto dal più drammatico sbarco registrato nel capoluogo campano. Collante di quest’opera è stata Concita De Luca, che ha voluto continuare a raccontare la storia di queste giovani vite spezzate dal mare.

Circa 1000 gli studenti coinvolti in 13 istituti salernitani. Ad aderire all’iniziativa per la memoria e a ospitare gli inviati: Il Liceo Scientifico Statale “F. Severi di Salerno”, la Scuola secondaria di 1° grado “Pirro” dell’Istituto Comprensivo “Salerno Vicinanza”, l’Istituto Comprensivo Calcedonia di Salerno, il Liceo Classico “T. Tasso” di Salerno, il Liceo Sperimentale Statale Alfano I di Salerno, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Perito-Levi” di Eboli, il Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno, l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “R. Virtuoso” di Salerno.

Rinivati per il momento gli incontri previsti al Liceo Classico e il Liceo Linguistico “G.B. Vico” di Nocera Inferiore, al Liceo Scientifico Statale “A. Genoino” di Cava de’ Tirreni, al Liceo Scientifico Statale “Mons. B. Mangino” di Pagani, il Liceo Scientifico “Bonaventura Rescigno” di Roccapiemonte, a seguito dell’ordinanza della chiusura delle scuole per l’allerta meteo.

Nel corso degli incontri le 26 giornaliste coinvolte hanno raccontato quello che hanno vissuto in prima persona, in qualità di croniste, dal giorno dello sbarco alla nascita dell’opera collettiva di teatro civile. Sono stati proiettati diversi articoli di giornali che parlavano della notizia e anche alcuni video realizzati per l'occasione. Diversi i dibattiti che si sono creati con gli studenti, molte le domande. D’impatto una poesia scritta di pungo da una giovane studente della Calcedonia di Salerno, dedicata a quelle donne che oggi non ci sono più.

“Dalle vostre case siete dovute scappare e mille difficoltà avete dovuto affrontare. Vi siete Affidate all’oscurità desiderose di avverare una nuova realtà. Ma questo ignoto vi ha divorato, le vostre anime ha oscurato. Ora di voi non resta altro che un corpo freddo, inerme e bianco”.