Alta Velocità, la polemica continua. Per le associazioni è un «inganno»

Dibattito domenica 26 giugno alle 19.30 ad Eboli

alta velocita la polemica continua per le associazioni e un inganno
Eboli.  

Continua sull’intero territorio provinciale l’impegno del Comitato per l’Alta Velocità nel Cilento, dell’Associazione Culturale Oltre Pisacane ed in particolare dell’associazione nazionale dei consumatori Codici, quest’ultima schierata in difesa dell’interesse di cittadini ed utenti alla puntuale osservanza delle regole che disciplinano la realizzazione della linea ferroviaria alta velocità Salerno–Reggio Calabria, che individuano nel potenziamento della linea tirrenica esistente la direttrice di sviluppo, come previsto dalla disciplina dell’Unione Europea in tema di corridoi transeuropei (Ten-T) e acquisito  dalla pianificazione urbanistica territoriale di livello regionale e locale.

A tale logica giuridica, sociale ed economica s’è ispirata la decisione assunta dal Comune di Eboli di esprimere in conferenza dei servizi parere contrario al progetto di fattibilità tecnico-economica proposto da Rete Ferroviaria Italiana, in quanto l’opera non è prevista dal P.U.C. e finirebbe per ricadere in aree ricomprese all’interno di Zone territoriali omogenee aventi ben altra destinazione (area residenziale, commerciale ed industriale). Per le stesse ragioni in conferenza dei servizi hanno espresso parere negativo al progetto di RFI quasi tutti i comuni interessati, a rischio di brutale attraversamento da parte del nuovo tracciato di linea alta velocità Battipaglia-Romagnano, lotto 1a della Battipaglia-Praja.

Questo è il tema al centro del dibattito organizzato dal Comitato spontaneo dei cittadini di Pezza delle Monache che si terrà domenica 26 giugno alle ore 19.30 in Piazza della Repubblica ad Eboli, alla presenza dei sindaci dei comuni interessati dal tracciato, dei rappresentanti di Codici avv. Giuseppe Ambrosio e Pasquale Abignano.  È prevista anche la presenza dell’avv. Franco Maldonato, Direttore del Polo Museale di S. Giovanni a Piro, che ha più volte denunciato, da ultimo nell’importante convegno tenutosi a Vallo della Lucania il 26 maggio scorso, il rischio di stravolgimento dell’ecosistema protetto dalla Riserva Naturale Sele-Tanagro, mentre le conclusioni saranno affidate al prof. Erasmo Venosi, membro della commissione tecnica del Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili.