Commozione a Napoli a 43 anni dall'omicidio del sindaco Marcello Torre

Iniziativa nell'aula del Consiglio regionale: "Simbolo che deve accompagnare ogni amministratore"

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Pagani.  

 

Ricordare Marcello Torre e tramandarne il suo esempio. A 43 anni dall'omicidio del sindaco di Pagani, questa mattina nell'aula "Giancarlo Siani" del Consiglio regionale della Campania, si è svolta una riflessione a più vocei nell'ambito dell'evento "Vi abbraccio forte al cuore". L'iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania insieme al Consiglio Regionale. La mattinata si è aperta con la lettura della lettera-testamento scritta da Torre alla famiglia all'indomani del suo ritorno in politica. "Temo per la mia vita. Torno nella lotta soltanto per un nuovo progetto di vita a Pagani. Sogno una Pagani civile e libera", aveva scritto l'allora sindaco di Pagani che fu ucciso dalla criminalità organizzata l'11 dicembre del 1980.

"Il suo messaggio è attualissimo: in questa giornata si fa una riflessione con le associazioni ma anche con gli amministratori locali. E questo significa trasmettere a chi ha, attualmente, impegni amministrativi il suo impegno che e' stato civile e politico", ha detto  il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero che ha ricordato la figura di Torre. All'iniziativa hanno preso parte anche i rappresentanti di Libera contro le mafie, l'Anci, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e gli alunni dell'istituto alberghiero "Antonio Esposito Ferraioli".

In tanti hanno ricordato la figura di Marcello Torre. "Un modello dal punto di vista umano, familiare, politico e culturale", secondo il presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, don Tonino Palmese. "E questo essere modello ha determinato anche quella onesta' intellettuale ed etica da respingere la camorra dal palazzo del Comune".

Per Mario Morcone, assessore regionale alla Sicurezza, "Marcello Torre è un simbolo importante che deve accompagnare i nostri sindaci in una attività di grande responsabilità quale l'amministrazione, e sopratutto al rifiuto di ogni forma di compromesso e sopruso da parte della criminalità".

Nel corso della mattinata Annamaria Torre, figlia di Marcello, ha consegnato insieme ad Agnese Moro la "lettera-testamento" del padre nelle mani di Anci e "Avviso Pubblico", una rete di enti locali che si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.