Scontri alla fine della partita: arrestati due tifosi ospiti

Cinghie e aste di bandiere, aggressioni ai carabinieri: caos dopo Costa d'Amalfi-Nola

Maiori.  

Resistenza aggravata a pubblico ufficiale: con questa accusa i carabinieri della stazione di Maiori e della compagnia di Amalfi hanno arrestato due giovani tifosi di Nola, alla fine della partita del campionato di Eccellenza - disputata a Maiori - tra Costa d'Amalfi e Nola. In manette un 24enne e un 29enne. Secondo la ricostruzione dei militari, al triplice fischio un gruppo di supporters nolani - almeno una quaratina - con cappuccio e sciarpe hanno forzato il cordone dei carabinieri che li separava dai tifosi locali.

In mano avevano bandiere e cinture di pantaloni, con i quali avrebbe colpito i tifosi della Costiera. Per i carabinieri non è stato semplice riportare la situazione alla calma, soprattutto isolando i supporters più esagitati del settore ospiti. Ma gli ultrà nolani si sono opposti al fermo dei militari, prima di essere poi disarmati e condotti in caserma dove sono stati arrestati.

Dopo l’arrivo dei rinforzi della compagnia di Amalfi, sono stati identificati altri 19 tifosi, per i quali invece si ipotizza il Daspo. Intanto, per i due giovani arrestati è previsto oggi, al tribunale di Salerno, il rito direttissimo.

Ancora una volta, dunque, le cronache raccontano di violenze sui campi di calcio della Campania. Una piaga purtroppo molto diffusa, a giudicare anche dalla lettura settimanale dei comunicati della lega dilettanti che puntualmente riportano episodi di aggressioni, incidenti e altro. Stavolta, si è reso necessario l'intervento dei carabinieri per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Due i tifosi originari di Nola finiti in manette e che compariranno davanti al giudice, mentre ci sarà lavoro per i tecnici del Ministero nella valutazione di emissioni di ulteriori 19 Daspo per altrettanti supporters della compagine napoletana. 

Redazione Salerno