«Arianna si aggrava ma la giustizia non si è ancora mossa»

Il caso della "bimba di legno": «A due mesi dalla nomina dei periti, nulla si è mosso»

arianna si aggrava ma la giustizia non si e ancora mossa
Cava de' Tirreni.  

Continua la battaglia giudiziaria dei genitori di Arianna Manzo, la 15enne di Cava de' Tirreni che, anche secondo i giudici di primo grado, è stata vittima di un caso di malasanità quando aveva tre mesi e per il quale è costretta a vivere su una sedia a rotella. Mario Cicchetti, legale della famiglia, in queste ore ha inoltrato un'istanza alla Corte d'Appello di Salerno affinché i periti nominati avviino gli accertamenti necessari per valutare l'operato dei medici. «Essendo trascorsi inutilmente due mesi dal conferimento dell'incarico ho ritenuto doveroso sottoporre all’attenzione della Corte tale dato», ha affermato l'avvocato Cicchetti per il quale questo ritardo «non può essere ulteriormente tollerato perché sta determinando un ulteriore aggravamento delle già precarie condizioni della minore». Il legale, inoltre, ha denunciato che «a tutt'oggi, le promesse fatte dal Presidente della Regione Campania alla minore e alla sua famiglia non hanno trovato alcuna concreta attuazione».