Carceri Salerno, garante Ciambriello: Subito più psicologi e assistenti sociali

La relazione del garante dei detenuti: "16 tentativi di suicidio in un anno, 636 criticità"

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Salerno.  

E’ stata presentata questa mattina a Salerno la relazione 2022 della situazione nelle carceri della Regione Campania. In provincia di Salerno, tra Eboli, Fuorni e Vallo della Lucania solo l’ultimo istituto rispetta la capienza regolamentare prevista. La situazione peggiore al carcere di Fuorni con 501 detenuti rispetto ad una capienza regolare di 396 unità. Una situazione non positiva, dove diverse sono le criticità registrate soprattutto per detenuti con problemi psichici e tossicodipendenti.

A presentare i dati il garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione, Samuele Ciambriello. A Fuorni sono quasi 100 i reclusi in più rispetto al semestre precedente. Mentre nell’intera provincia di Salerno i ristretti sono 585.

“Di questi - evidenzia Ciambriello - 171 sono tossicodipendenti”. Necessario, dunque, per il garante, potenziare il SerT, in particolare per la casa circondariale di Fuorni: “Bisogna evitare solo l’assistenza farmacologica, ma creare un progetto di inclusione sociale. Serve un SerT che funzioni, altrimenti riscontriamo un paradosso già visto in altre carceri Campane dove al tossicodipendente viene dato il matadone e poi non c'è assistenza”.

“La cosa che colpisce è anche l'alto numero di tentativi di suicidi: 16 in un anno, le forme di autolesionismo, si sono registrate 636 criticità e tantissimi sequestri tra telefonini e droga”, sottolinea ancora il garante che pone sotto la lente d’ingrandimento anche il sistema della psichiatria.

“Spesso un agente penitenziario deve fare anche da assistenze, psicologo e psichiatra. Non abbiamo bisogno solo di più uomini per la custodia, ma più figure per l’accudimento di queste persone. Servono subito più figure sociali nelle carcere capaci di ascoltare. Tutto questo serve anche a far rallentare le tensioni”, aggiunge Ciambriello.