Ad Unisa cattedra Unesco "Plantae Medicinales Mediterraneae"

"Progetto di recupero e valorizzazione in chiave scientifica delle tradizioni sui rimedi vegetali"

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Fisciano.  

Un altro importante riconoscimento internazionale per l'Ateneo arriva da UNESCO: l’istituzione della Cattedra Plantae Medicinales Mediterraneae (responsabile scientifico e titolare la prof.ssa Rita P. Aquino del Dipartimento di Farmacia - DIFARMA). Il Rettore Vincenzo Loia ha sottoscritto l’accordo quadriennale con il Direttore Generale dell’UNESCO per la Cattedra proposta nel 2019 dal DIFARMA, in partnership con Division of Humanities UCLA USA, Institute for the Preservation of Medical Traditions Washington DC, USA, Traditional Mediterranean Medicine, Monastic Republic of Mount Athos, Grecia, i Giardini della Minerva di Salerno, la Cattedra Unesco dell’Università di Genova Antropologia della Salute – Biosfera e Sistemi di cura.

Le attività della Cattedra inizieranno con il prossimo anno accademico 2020-2021.

La Cattedra nasce dalle competenze multidisciplinari dei membri fondatori e del DIFARMA con una solida tradizione di studio delle piante per la salute alla luce delle moderne conoscenze farmaco-tecnologiche, chimico-farmaceutiche, bio- e farmaco-logiche e coinvolge ricercatori del DICIV per ricerche su acqua, suolo, indicatori climatici, processi innovativi per il trattamento delle acque reflue, impatto ambientale.

4 sono gli obiettivi specifici a lungo termine:

Inventario, salvataggio e conservazione del patrimonio bibliografico (antichi manoscritti in greco, latino e arabo) contenente la conoscenza sulle piante medicinali sviluppate nel mondo mediterraneo
Interpretazione dei dati accumulati attraverso i millenni alla luce delle chiavi scientifiche moderne
Diffusione della conoscenza del patrimonio immateriale e tangibile per nuove applicazioni nella farmacoterapia, fitocosmesi e nutrizione moderne, che siano sostenibili dal punto di vista economico e ambientale
Formazione della prossima generazione di studiosi e scienziati su contenuti e metodi per la conservazione del patrimonio medico-scientifico tangibile e intangibile attraverso l’attivazione di corsi di perfezionamento e summer/winter school pan-mediterranee.

L’UNITWIN/UNESCO Chairs Programme, lanciato da oltre 25 anni, ad oggi conta circa 800 cattedre in 110 Stati e170 nelle Life Sciences. Il Programma Chairs viene attuato nei settori di competenza di UNESCO, educazione, scienze naturali e sociali, cultura e comunicazione con l’obiettivo di superare la tradizionale separazione tra campi della conoscenza con ricerche e attività formative interdisciplinari.

In linea con gli obiettivi strategici Unesco, la Cattedra UNISA è un centro di eccellenza per realizzare programmi di insegnamento e di ricerca avanzati: formerà nuove generazioni di scienziati e imprenditori; realizzerà attività di informazione e diffusione della conoscenza con impatto sulla formazione permanente; sarà fucina di idee e creatività che nascono da tante differenti culture e tradizioni locali di cui potrà beneficiare tutta la società e le popolazioni del mondo; rafforzerà la cooperazione interuniversitaria, la mobilità e il sostegno ai sistemi educativi di Paesi in via di sviluppo valorizzando il patrimonio bibliografico, museale, archeologico dei territori coinvolti.

La prof. Aquino sottolinea: “L’idea di Plantae Medicinales Mediterraneae è nata dal forte legame con la Scuola Medica Salernitana e tutte le culture pan-mediterranee stimolato in particolare dal primo ricercatore, prof. Alain Touwaide Institute for the Preservation of Medical Traditions. Insieme abbiamo l’ambizione di valorizzare le antiche conoscenze dei Paesi del Mediterraneo, mare su cui si affacciano tre continenti, sulle piante con applicazioni nel settore salute, le piante alimentari, cosmetiche, fitodepuranti nonché le risorse acqua e suolo. Si parte da Salerno, la città e la sua cultura che sono punto di convergenza di tutte le tradizioni mediche del mediterraneo. Per questo importante riconoscimento, un ringraziamento particolare va a tutti i membri fondatori e all’Ufficio Relazioni Internazionali per il supporto continuo e professionale nel dialogo con gli Organismi Nazionali e Internazionali coinvolti. UNISA, grazie alla Cattedra Plantae Medicinales Mediterraneae, e con la recente istituzione del Centro Interdipartimentale di ricerca - Althea Un’istituzione Mediterranea: La Scuola Medica Salernitana, si candida ad assumere il ruolo e la responsabilità di mediazione culturale tra Paesi del Mediterraneo stimolando il dialogo tra culture e valorizzando conoscenze millenarie per la salute dell’uomo. Nel momento storico attuale - continua la prof.ssa Aquino - in cui non si può prescindere dalla pandemia in atto, è particolarmente importante il riconoscimento UNESCO ad un progetto di recupero e valorizzazione in chiave scientifica delle tradizioni sui rimedi vegetali, di sinergia tra istituzioni e ricercatori e interscambio culturale e scientifico internazionale".