A Castellabate un incontro per sensibilizzare contro la violenza sulle donne

L'iniziativa, organizzata dalla Fidapa, si terrà sabato 19 novembre alle 18 a Villa Matarazzo

a castellabate un incontro per sensibilizzare contro la violenza sulle donne

La Fidapa ha organizzato un evento a Castellabate per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. interverrà Giovanni Maiorano, che racconterà la storia della sorella, Nunzia Maiorano, uccisa nel 2018 a Cava de' Tirreni per mano del marito

Castellabate.  

La vera storia di Nunzia Maiorano, uccisa nel 2018 a Cava de' Tirreni per mano del marito Salvatore, per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. L'iniziativa è stata organizzata a Castellabate dalla Fidapa. L'appuntamento è per sabato 19 novembre alle 18 a Villa Matarazzo. 

La testimonianza

 Toccante sarà la testimonianza di Giovanni Maiorano che racconterà la storia della sorella, Nunzia Maiorano, uccisa nel 2018 a Cava de' Tirreni per mano del marito Salvatore, che la massacrò colpendola con 46 coltellate, condannato poi a 30 anni di carcere dalla Corte di Cassazione.

Gli interventi

Dopo i saluti affidati a Roberta Piccirillo, presidente della locale sezione FIDAPA, a Marco Rizzo, Sindaco di Castellabate e a Marianna Carbutti, assessore alle Politiche sociali di Castellabate, si terrà il dibattito moderato dal direttore di Telecolore, il giornalista Franco Esposito. Insieme al racconto di Giovanni Maiorano, fratello della vittima, il dibattito verrà arricchito anche dalle parole di un esperto del settore, la dottoressa Franca Nobile, psicoterapeuta. La manifestazione vedrà inoltre l'esibizione sul tema a cura di Formazione Danza "Arte in movimento". La cittadinanza è invitata a partecipare, l'ingresso è libero.

Il commento 

Roberta Piccirillo, presidente FIDAPA di Castellabate, dichiara: «Quest'anno, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, abbiamo deciso di dare spazio al racconto di una tragica storia per ricordare tutte quelle fidanzate, compagne, mogli che hanno subito la violenza di un ‘non amore’ folle e omicida, affinché la loro memoria non vada mai persa»