Assunzioni a tempo indeterminato al Comune, il sindaco: "Nessun favoritismo"

Le precisazioni di Aliberti: procedure tramite Asmel e per i percettori del reddito d'inclusione

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Scafati.  

"Le venti assunzioni previste dal piano assunzionale approvato in giunta sono a tempo indeterminato. Non intendo avviare nessun concorso al fine di evitare qualsiasi  polemica su raccomandazioni o altro, per cui accederemo ad altre graduatorie, secondo le stesse regole applicate in passato oppure all’Asmel, il concorsone fatto dalla Regione Campania ideato dal governatore De Luca. Ulteriori venti assunzioni saranno selezionate dal collocamento e riguarderanno i percettori del reddito di inclusione, quindi lavori socialmente utili per i quali abbiamo strutturato un progetto relativo alla custodia del verde pubblico e delle strutture sportive che avrà durata di un anno. Anche su questa selezione non abbiamo avuto nessuna
competenza". Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, chiarisce la posizione del Comune a proposito delle assunzioni in arrivo.

"Per quanto riguarda gli operatori dell'Acse, in virtù di un bando che prevedeva assunzioni per un massimo di sei mesi e non oltre, avendo fatto lavorare tutti quelli che erano in graduatoria selezionati tra l'altro dalla precedente amministrazione, siamo oggi costretti a fare una nuova graduatoria attraverso una selezione oppure attraverso un’agenzia interinale - aggiunge Aliberti -. Tutte queste strumentalizzazioni sul potenziamento della macchina comunale e della partecipata che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti sono frutto di chi cerca il consenso alimentando malumori tra le persone e aizzando i dipendenti che hanno lavorato per l'Acse facendo leva sulle loro difficoltà economiche. Non voglio pensare che queste sterili polemiche siano frutto di una incompetenza cronica e di una incapacità totale sul piano amministrativo di leggere le procedure, quelle più trasparenti possibili, che abbiamo applicato fino ad oggi. Questo è il motivo per il quale quando mi viene chiesto: "Sindaco ma perché non si fanno concorsi a Scafati?", io rispondo che semplicemente non si fanno perché c’è una cattiveria in questo paese che fa paura, che ci mette nella condizione di non procedere a nuove assunzioni per il timore che quella parte di opposizione dalla penna facile sia pronta per qualsiasi virgola a scrivere alla Procura e a tutti gli organi inquirenti, cercando di bloccare la crescita di questa città anche a costo di romperti le caviglie e anche di più", conclude Aliberti.