VIDEO/La voce rotta dall'emozione del sindaco Gambacorta

Il sindaco interviene in collegamento in un convegno, nel giorno dell'anniversario del terremoto

Su quelle macerie, nacque la Protezione Civile in Italia...

Ariano Irpino.  

 

di Gianni Vigoroso

E’ stato senza dubbio l’intervento più atteso ed emozionante, nel giorno dell’anniversario del sisma dell’ottanta durante il convegno organizzato ad Ariano Irpino per discutere di prevenzione e del grande ruolo della Protezione Civile.

In collegamento telefonico il sindaco Domenico Gambacorta, tornato a casa dopo essere stato dimesso dai medici dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane, dopo aver ringraziato quanti si sono adoperati per organizzare al meglio l’iniziativa,  con la voce rotta dall'emozione ha ripercorso le fasi difficili di quella triste sera, ancora impressa nella mente di quanti purtroppo l’hanno vissuta. Ricordi incancellabili. Un saluto e un elogio è stato rivolto al delegato al delegato alla Protezione Civile Sara Pannese, al direttore ufficio previsione e prevenzione del dipartimento nazionale di Protezione Civile Italo Giulivo per la sua grande attenzione dimostrata verso la città di Ariano, al Gruppo Comunale di Protezione Civile, Pubblica Assistenza Vita e Aios, impegnate con uomini i mezzi sul territorio durante le varie emergenze.

“Una sera che ha cambiato le sorti non soltanto della nostra provincia - ha detto Gambacorta - e che ha segnato la nascita su quelle macerie della Protezione Civile, oggi orgoglio di una nazione.”

Da dove siamo partiti e dove siamo. Una riflessione a 360 gradi sulle buone pratiche messe in atto dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Partendo proprio dal grande ruolo della Protezione Civile.

“Ricordare è  importante, ma dobbiamo riflettere su quello che è successo e soprattutto per non dimenticare – ha detto Italo Giulivo direttore ufficio previsione e prevenzione del dipartimento nazionale di Protezione Civile – perché sulle calamità naturali, c’è bisogno di diffondere una cultura, fare in modo che in cittadini, sappiano che ciò che è accaduto, potrà purtroppo ancora verificarsi e quindi dobbiamo trovarci preparati di fronte a tragedie simili.”

A che punto siamo oggi? “Abbiamo fatto dei passi in avanti importanti. Dopo il terremoto dell’80, l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, fece uscire sul Mattino quel titolo a quattro colonne: “Fate Presto”, come se la Protezione Civile, fosse materia di altri che dovevano fare. Oggi proprio grazie al terremoto dell’Irpinia, è nata una Protezione Civile Nazionale, un servizio distribuito su tutto il territorio, improntato su un principio di sussidiarietà e differenziazione in cui ognuno ha un proprio ruolo  e quindi tutti partecipano a realizzare un obiettivo di sicurezza dei cittadini. Il titolo di oggi è facciamo prima, in materia di prevenzione e non facciamo dopo in chiave emergenziale."

La situazione in Campania. Il monito del presidente del consiglio dei geologi della Campania Egidio Grasso.

“Abbiamo tantissime criticità, tutti centri storici che erano un po’ più distanti, dagli ultimi epicentri, non hanno la vulnerabilità che abbiamo noi. Gli edifici sono più a rischio come è accaduto nell’Italia centrale. Laddove un terremoto, non si verifica da oltre cento anni, la memoria storica non c’è e il rischio ovviamente aumenta. In questa ottica, occorre predisporre i piani di emergenza comunale, che evidenziano proprio in uno specifico elaborato, la carta della vulnerabilità sismica delle strutture.”

Il punto ad Ariano:     

“Qui abbiamo una situazione abbastanza tranquilla. Ci sono stati diversi terremoti, per cui gli edifici più fatiscenti sono già crollati con gli eventi sismici passati. Abbiamo avuto il terremoto del 1930, quello del 1962 e ultimo nell’80, per cui più del 50% dei fabbricati ha una vulnerabilità medio bassa. Rimane però un altro 50% che deve essere attenzionato. Alcuni fabbricati con una vulnerabilità molto alta, sono in realtà disabitati, per cui sono vulnerabili, ma non possono creare danni alla popolazione, perché oggi disabitati. Vanno però monitorati ed individuati con maggiore precisione e laddove necessario intervenire in qualche modo."

Così il delegato alla Protezione Civile Sara Pannese: " Abbiamo voluto evidenziare che il terremoto, non è solo un ricordo o un momento commemorativo, ma anche un trauma psicologioco e una mancanza di consapevolezza che la persona subisce. Abbiamo aggiornato il piano di protezione civile ad Ariano, lo abbiamo divulgato presso le varie abitazioni e continuiamo a partecipare ai vari bandi e progetti, al fine di ottenere sempre più risorse e mezzi per poter operare al meglio in caso di emergenza."

All’incontro hanno preso parte le associazioni del settore, degli ordini professionali e gli studenti delle scuole superiori di Ariano, Liceo Parzanese e Ruggero II”.

Ci sono stati gli interventi del vice-sindaco Giovannantonio Puopolo, della Consigliera Comunale delegata alla Protezione Civile Sara Pannese, di Antonietta Bozzaotra presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Guglielmo Ventre, presidente  dell’Associazione Vita, Amedeo Iacobacci presidente dell’Associazione Aios e di Sara Cicchella, presidente Sipem Sos sezione Campania. Dibattito moderato da Assunta Visconti, psicologa della Sipem Sos. Iolanda Fimiani, psicologa psicoterapeuta ha puntato i riflettori su “Il ruolo degli psicologi in emergenza (e non solo)” e il collega Raffaele Felaco sulla “Psicologia dell'emergenza o dell'urgenza.”