Covid, Moscati al collasso.Boom di ricoveri e sanitari infetti

Ambulanze in arrivo a raffica. Malati covid sistemati anche nel reparto di Medicina d'Urgenza

covid moscati al collasso boom di ricoveri e sanitari infetti
Avellino.  

Il Covid attacca l’Irpinia: da questa mattina l’ospedale San Giuseppe Moscati è pieno e oltre alla palazzina Covid e nel reparto di malattie infettive, i pazienti sono stati sistemati anche nel reparto di medicina d’Urgenza. Ambulanze in arrivo a raffica nel pronto soccorso del Moscati. Da ieri sera una vera e propria impennata di casi. I casi covid sono arrivati dal napoletano, dal capoluogo, da Ariano e altri paesi dell’Irpinia.

La mappa dei ricoveri al Moscati

Nello specifico  sono 17 i pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive, quattro quelli sistemati nel reparto di Medicina d’Urgenza aperto ai casi covid vista l’emergenza dei ricoveri a raffica da questa mattina. Sono 5 i pazienti nell’area covid del pronto soccorso in attesa di ricovero, mentre nel Covid Hospital 38 malati covid sono sistemati tra area verde e gialla, due intubati nella area rossa, dove restano otto posti disponibili per quei pazienti che necessitano di procedura di respirazione e ventilazione assistita.

Una situazione di piena emergenza per il comparto sanitario irpino.

Superati i mille contagi in provincia e spuntano altri tre sanitari infetti tra le corsie del Moscati di Avellino si tratta di un cardiologo, di un neurologo e di un’infermiera. In tutto e nel complesso i sanitari infetti sono 10 e nove sono i pazienti che sono risultati positivi nelle scorse settimane. Contagiato dal Covid-19 anche il sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano. E’ il terzo sindaco  a fare i conti in prima persona con il Coronavirus, dopo la collega di Cervinara, Caterina Lengua e la fascia tricolore di Candida, Fausto Picone

Ieri intanto al Covid Hospital del Moscati di Avellino sono deceduti un 76enne di Sperone e un 82enne di Solofra.

Avella, paese sigillato

Colpo di scena in tarda serata ad Avella, dove il sindaco Domenico Biancardi ha emesso un’ordinanza che fissa, da oggi fino al 2 novembre, una serie di restrizioni rigidissime per il paese, tra cui il divieto di accesso o allontanamento se non per ragioni di necessità, la chiusura degli uffici pubblici tranne quelli per i servizi essenziali, lo stop ad eventi pubblici, la chiusura di cimitero e siti archeologici e culturali, fino addirittura al divieto per i minorenni di uscire di casa se non per necessità e sempre accompagnati da un adulto. Secondo Biancardi la catena di contagi sarebbe partita dalla scuola. “I cluster li abbiamo circoscritti, e pare proprio che l’avvio dei contagi sia partito dalla frequenza in presenza a scuola delle scorse settimane - spiega Biancardi -. Chiedo a tutti di collaborare. La situazione in paese è molto delicata. Ci sono molte famiglie isolate a casa in attesa di tampone con sintomi influenzali. Ho parlato con il manager dell’asl Morgante: in paese partirà a breve il sistema drive in per fare i tamponi”.