Covid Hospital, medici pronti a dimettersi: non c'e' sicurezza

I dirigenti sanitari hanno scritto alla direzione:contestano l'assetto lavorativo nell'area covid

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Avellino.  

I medici dell'area Covid dell'ospedale San Giuseppe Moscati contestano il manager Renato Pizzuti e annunciano dimissioni in tronco . In una missiva, datata sette ottobre e arrivata sulle scrivanie del numero uno del nosocomio avellinese, del direttore sanitario Rosario Lanzetta, del direttore Sanitario di presidio ospedaliero Vincenzo Castaldo e della primaria del reparto di malattie infettive, la dottoressa Giuseppina Dell'Aquila, accuse pesantissime vengono formulate sulla gestione della area Covid del Moscati. Quattro i medici in forza nel reparto della Palazzina Alpi che sono pronti a dimettersi in tronco, mentre in ospedale esplode l'emergenza ricoveri da coronavirus. 

Arrivi a raffica anche dal napoletano hanno imposto alla direzione sanitaria l 'adozione di misure straordinarie, come quella di sistemare i pazienti anche nel reparto di medicina d'urgenza. Numeri destinati a crescere. Attualmente sono già 63 i pazienti ricoverati . I dottori Lorenzo Morante, Silvio Sena, Dalila Bruno, Maria Grazia Montuori, sono pronti a sottoscrivere dimissioni immediate dall'area coronavirus da dirigenti medici cococo in forze nella Palazzina Alpi. I quattro dottori, reclutati con le recenti procedure di assunzione per la pandemia, parlano di turni massacranti di 12 ore, affrontati in condizioni di rischio . Nella missiva punto per punto vengono elencati i motivi della lettera denuncia, indirizzata al manager Pizzuti. All' interno della palazzina mancherebbero "condizioni minime di salubrita' per il personale e, al momento, non esiste differenziazione tra percorso pulito e sporco per i pazienti Covid". Secondo i medici i malati Covid si affacciano nei corridoi dove e' ubicato il desk logistico dei sanitari. Ma non solo. Contestato anche il trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso che avverrebbe in assenza di barelle di biocontenimento e non attraverso percorsi esclusivi. Proprio nei giorni scorsi era arrivato il dictat dall'unità di crisi regionale per aumentare i posti letto per l'assistenza dei malati Covid."Non appare possibile -scrivono i medici - garantire una assistenza adeguata con una sola unità sanitaria medica". Inoltre viene richiesta la rivisitazione e distribuzione dei turni di lavoro. "I turni di lavoro di 12 ore non sono applicabili da soli perché viene a mancare La possibilità di minimo riposo, senza contare che indossando le tute protettive e' impossibile andare anche in bagno". I medici che hanno sottoscritto la missiva chiedono soluzioni ah horas altrimenti saranno pronti a lasciare l'incarico.