L'esempio di Benevento, il corvo e le balle che girano

Il frazionamento degli appalti sanzionato con l'arresto: a Avellino liquidato come atto goliardico

l esempio di benevento il corvo e le balle che girano
Avellino.  

La Procura di Benevento, diretta dal magistrato Aldo Policastro, ricostruendo l'evoluzione di una serie di affidamenti e appalti pubblici, ha chiesto ed ottenuto una ordinanza di custodia cautelare appena firmata dal Gip ed eseguita con la concessione dei domiciliari ai danni di un dirigente comunale.

L'assunto “chiave” della Procura di Benevento è che questo dirigente avrebbe in qualche modo favorito, pilotato l'esito degli affidamenti pubblici eludendo norme specifiche, in particolare, “per evitare di ricorrere alle doverose procedure concorsuali maggiormente concorrenziali, in violazione dell’art. 125 co. 13 D. Lgs. 163/2006”, quel dirigente avrebbe “frazionato artificiosamente l’originario appalto unitario...”.

Una ordinanza di custodia cautelare e un assunto penale che rapportati a quanto riferito in un esposto dettagliato e circostanziato da un certo Vittorio De Luca, riguardo asserite procedure presso il Comune, offrono una lettura sconcertante su come funzionino poco e male le cose ad Avellino. Con l'uscita di scena del procuratore Rosario Cantelmo e in attesa dell'arrivo di Airoma quale suo successore, non è pensabile considerare “sospesi” gli uffici al secondo piano di piazzale de Marsico. E certamente non lo sono. Se cose di portata decisamente minore a Benevento portano a provvedimenti tanto drastrici, gli argomenti da sant'uffizio contenuti nell'esposto presentato ad Avellino possono continuare a essere liquidati come una goliardata? E fin quando l'onanismo autoassolutorio consumato in qualche tetra stanzetta potrà rappresentare, per una città come Avellino, l'unica risposta politica?

Gianluca Festa capisce che tra l'ironia di un pallottoliere usato davanti la porta chiusa della segreteria provinciale del Pd e una diretta davanti lo smartphone chiuso in uno stanzino in mezzo c'è il dovere e il peso di governare un capoluogo? Capisce il sindaco che è il sindaco e certe cose, in attesa della Procura, o le chiarisce fino in fondo o le sottoscrive, assumendosene le responsabilità politiche e penali?

Sarà un caso, ma dopo 12 anni e 10 milioni di euro spesi, noi della metropolitana leggera aspettiamo ancora l'avvio.

Sarà una coincidenza, ma dopo 13 anni e altrettanti milioni investiti, aspettiamo ancora che la rampa che chiamano tunnel venga finalmente aperto.

Com'è come non è, anche piazza Castello ha festeggiato i suoi dieci anni di cantiere.

Sarà una insostenibile confluenza perversa che da ventotto anni tiene sospesa, in un limbo privo di responsabilità, l'autostazione e lì i milioni investiti superano i venti.

E sarà pure per una jattura che gli argini del Fenestrelle, appena rifatti, hanno già ceduto dopo qualche milionata di interventi.

Sarà pure un corvo e le sue saranno anche goliardate, ma ogni tanto le balle pure girano.