Ruggiero: "Il futuro di Lioni è nel turismo sostenibile"

La presidente della Pro Loco: "La pandemia non ci ha fermato e c'è ancora tanto da fare"

ruggiero il futuro di lioni e nel turismo sostenibile
Lioni.  

Lioni è storia e tradizione. Uno scrigno di tesori del passato, di paesaggi mozzafiato. Una tavolozza di colori unici attraverso cui disegnare un circuito virtuoso, da percorrere nel presente e nel futuro, a breve e lungo termine, per mettersi alle spalle la pandemia ripartendo da una promozione e valorizzazione a 360 gradi di un territorio splendido. Maria Antonietta Ruggiero, presidente della Pro Loco, incarna la determinazione di un popolo fiero delle proprie radici, ben consapevole del potenziale della propria realtà: “Più che riprendere le attività della Pro Loco, siamo al lavoro per dare continuità all'attività dell'associazione. Anche di fronte alla pandemia non ci siamo arresi, pur dovendo modificare, ovviamente, la nostra programmazione adeguandola alle normative vigenti. In questo anno così particolare, ci siamo dedicati alla raccolta fondi su piattaforme, destinando i ricavati alle categorie che, in questo momento, sono state devastate dalla crisi economica. Abbiamo, inoltre, raccolto fondi per l'ospedale di Sant'Angelo dei Lombardi, per potenziare il reparto Covid; per la Caritas. Ci siamo dedicati molto alla solidarietà.”

Una Pro Loco, quella di Lioni, al passo coi tempi e le nuove direttive: “Un altro punto importante della nostra programmazione, nel 2020, è stato rappresentato dalla stesura della prima mappa cartografica lionese, in cui abbiamo indicato i luoghi di interesse culturale presenti sul territorio, i siti di ricettività, ristorazione e culturali. Scansionando un QR Code cui è possibile avere informazioni di carattere storico su quest'ultimi tipo di siti. La scorsa domenica, online, abbiamo tenuto un'assemblea generale per sostituire lo statuto della nostro Pro Loco. Dopo 43 anni, con grande orgoglio, raggiunta la quota della maggioranza dei due terzi favorevoli, abbiamo così dotato la Pro Loco di Lioni di un nuovo statuto, conforme alla riforma del terzo settore.”

Idee chiare anche sul da farsi: “I prossimi mesi saranno all'insegna dell'attesa di verificare la destinazione, anche a seconda delle decisioni del nuovo governo, dei fondi che dovrebbero arrivare dal Recovery Plan. In Irpinia, a Lioni, puntiamo molto sulla valorizzazione della montagna, dell'ambiente. Ci teniamo a dare valore a un'area che, nel gergo popolare lionese, viene definita la “chiesetta”; situata lungo il fiume Ofanto, nei pressi della ferrovia Avellino – Rocchetta Sant'Antonio. Insieme al Comune di Lioni, da qualche anno, abbiamo risanato e ripulito l'area sulla quale nasce e si sviluppa una manifestazione culturale, un festival, nel mese di luglio. Si alternano musica, momenti culturali, presentazione di libri. Vogliamo continuare a portare avanti questo progetto associando l'importanza del fiume Ofanto, che scorre all'interno del Paese, e della storica ferrovia, voluta fortemente da Francesco De Sanctis. L'area collega il Paese alla montagna, al Calvello, al monte Oppido, dove si sviluppano le prime origini lionesi e dove ancora oggi è presente un sito in cui è possibile ammirare i resti di una fortezza sannitica. Le nostre attività si alterneranno tra storia, cultura, trekking ed escursioni, puntando sulla valorizzazione dei nostri sentieri di montagna. L'obiettivo è renderli un patrimonio. Ci siamo confrontati spesso, all'interno del direttivo, sulla sentieristica. Non per caso, un paio di anni fa facemmo dei corsi insieme al CAI. Il nostro futuro? La valorizzazione ambientale, il turismo sostenibile, di nicchia e non di massa.”