Covid, varianti: impennata di contagi. Irpinia sesta in Italia

I dati della fondazione Gimbe avvisano: coronavirus, ci sono spie rosse in molte province

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Effetto varianti: sempre più positivi nell'ultima settimana

Avellino.  

L'Irpinia è tra le 41 province italiane che hanno registrato il maggior incremento di contagi da Covid 19 nella settimana dal 17 al 23 febbraio.  Lo rende noto il  monitoraggio della Fondazione Gimbe che analizza l 'aumento dei casi in del 10%, la risalita delle terapie intensive che fanno illuminare “spie rosse” in 41 province. Dati che secondo gli esperti  “richiedono restrizioni mirate e tempestive per evitare lockdown più estesi”. Il tutto mentre solo il 2,9% degli over 80 ha già completato il ciclo vaccinale. È la fotografia dell’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, riferito all'ultima semana, nella quale si fa più incisivo sulla curva “l’espandersi di varianti più contagiose”.  Un dato che segnala una forte ripresa della diffusione del Covid-19 sul territorio. E questo sta avvenendo soprattutto tra i giovani. Ieri il bollettino dell’Asl ha riportato 71 nuovi positivi su 1.279 tamponi analizzati. La Fondazione Gimbe fa sapere che «nella settimana 17-23 feb- braio in ben 74 su 107 province (il 68,5%) si registra un incre- mento percentuale dei nuovi ca- si rispetto alla settimana prece- dente». Di qui, il richiamo alla prudenza e ad azioni conse- quenziali.Lo studio, condotto a livello nazionale, evidenzia la progressiva diffusione della variante inglese che sta determinando impennate di casi che richiedono un attento monitoraggio per identificare tempestivamente Comuni o Province dove attuare zone rosse.

«Secondo le nostre analisi – spiegano i vertici della Fondazione – l’incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente è l’indicatore più sensibile per identificare le numerose spie rosse che si accendono nelle diverse Regioni». In particolare, nella settimana 17-23 febbraio in ben 74/107 Province (68,5%) si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con valori che superano il 20% in 41 Province (foto). «Questi dati – commenta Renata Gili, Responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – confermano che, per evitare lockdown più estesi, bisogna introdurre tempestivamente restrizioni rigorose nelle aree dove si verificano impennate repentine. Temporeggiare in attesa dei risultati del sequenziamento o di un consistente incremento dei nuovi casi è molto rischioso perchè la situazione rischia di sfuggire di mano». In soldoni rispetto alla settimana precedente la provincia di Avellino avrebbe fatto registrare una variazione percentuale superiore al 60%.