Papa Francesco nomina Vescovo di Istanbul un sacerdote di Ariano

E' don Massimiliano Palinuro. L'annuncio storico ed emozionante da parte di Sergio Melillo

papa francesco nomina vescovo di istanbul un sacerdote di ariano

Da nove anni è sacerdote fidei dounum in Turchia, dapprima nell’Arcidiocesi Metropolitana di Izmir e più di recente nel Vicariato Apostolico di Anatolia come Parroco a Trabzon.

Ariano Irpino.  

Annuncio storico per la chiesa nelle aree interne. Papa Francesco ha nominato Vescovo di Istanbul e amministratore apostolico dell’Esarcato per i fedeli di rito bizantino residenti in Turchia un giovane sacerdote di Ariano Irpino.

E' don Massimiliano Palinuro, attualmente parroco a Trabzon, già vicario parrocchiale del Santuario Madonna di Fatima nella sua città ed ex parroco di San Nicola Baronia dove ha lasciato un grande ricordo grazie alla sua opera caritatevole e silenziosa. Toccherà a lui riprendere il cammino ecclesiale tracciato dal suo predecessore, il compianto Vescovo Ruben Tierrablanca stroncato purtroppo dal Covid. 

47 anni compiuti il 10 giugno scorso, ha conseguito il dottorato in teologia biblica presso la pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale, docente di nuovo testamento e incaricato di Filologia greca neotestamentaria, fu ordinato diacono dal compianto pastore Eduardo Davino e sacerdote da Gennaro Pascarella nella Basilica Cattedrale, la stessa in cui oggi è stato dato l'annuncio a mezzogiorno da Sergio Melillo, luogo in cui ha espresso il desiderio di essere consacrato vescovo.

Ecco l'annuncio pronunciato alle 12.00 dal Vescovo Sergio Melillo nel giorno dell'esaltazione della croce, accompagnato dal suono delle campane a festa. 

Cari fratelli e sorelle, amici presbiteri, diaconi, religiosi/e della Chiesa di Ariano Irpino - Lacedonia, il nostro amato presbitero don Massimiliano Palinuro – fidei donum in Turchia,  dove a Trabzon, nel Vicariato Apostolico dell’Anatolia, è impegnato con dedizione nella missione e nel servizio ai rifugiati –  è stato nominato dal Santo Padre Francesco Vicario Apostolico di Istanbul ed Amministratore Apostolico dell’Esarcato per i fedeli bizantini.

Con gioia, «dalla pienezza del cuore», auguriamo a don Massimiliano, Vescovo eletto, di essere – con l’aiuto di Maria Santissima –  testimone di fraternità, costruttore di speranza, e annunciatore del Vangelo di Dio, che «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito» (Gv 3, 16).

Caro don Massimiliano, la missione che ti è affidata è delicata e vitale per i cristiani del vicino Oriente,  per il dialogo di pace tra Cristianesimo e Islam. Ti sostenga  la fraternità dei nostri presbiteri e la preghiera della nostra Chiesa che ti ha generato alla fede e che tu porti  nel cuore. 

Vivrai il  tuo servizio episcopale in un contesto culturale, religioso complesso, ma “in nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace” (Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale per la pace mondiale e la  convivenza comune).

Caro fratello, proprio oggi, la festa dell’Esaltazione della Santa Croce ci ricorda che la croce non è un’insegna, e che il Vescovo la porta con amore sul cuore e sulle spalle. Proprio quella croce, infatti, è l’icona dell’amore di Dio, da accogliere servendo e dando la vita per i fratelli; è la via di salvezza offerta da Cristo a tutti. 

Ti siamo vicini con giubilo, con gratitudine a Dio e al Santo Padre, per la nostra Chiesa  bella e fruttifera. Il Signore benedica il tuo cammino e la Vergine Maria,  Madre di Dio, ti custodisca.

Non riesce a trattenere le lacrime, su quello stesso pavimento in cui è diventato sacerdote e ora si appresta ad essere consacrato Vescovo Massimiliano Palinuro.

"Non posso nascondervi le mie paure nell'accettare questa obbedienza. Con il cuore in lacrime, lascio definitivamente la mia amata chiesa di Ariano Irpino-Lacedonia che mi ha generato alla fede e la comunità parrocchiale di Trabzon nel vicariato apostolico  dell'Anatolia, comunità che ho cercato di servire in questi anni con amorevole dedizione. Mi sento, inoltre, schiacciato dal peso di un incarico che va ben oltre le mie forze. Vi prego di accogliermi con benevolenza e fin d'ora vi chiedo di aiutarmi ad entrare in sintonia con una realtà ecclesiale e sociale assai complessa che ritengo di non conoscere abbastanza."

L'augurio di don Carmine Santoro, don Costantino Pratola e dei membri della parrocchia di Santa Maria dei Martiri: "Orgogliosi di aver visto sbocciare la vocazione sacerdotale e di aver custodito i primi germogli della chiamata di don Massimiliano gli porgiamo i nostri auguri per la sua missione di pastore in terra turca, assicurandogli la nostra preghiera e vicinanza affinchè possa essere sull'esempio di Gesù, protetto da Maria, amorevole custode del gregge che gli è stato affidato."

Un evento simile è avvenuto 70 anni fa, quando Guido Casullo, sacerdote della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, originario di Monteleone di Puglia, fu nominato vescovo per poi approdare a Nusco e successivamente in Brasile. E oggi il miracolo si è ripetuto.