MielePiù, anche nel 2022 concreto contributo alla sostenibilità

In Campania MielePiù si pone tra le principali realtà precorritrici della sostenibilità ambientale

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Atripalda.  

E’ tempo di bilanci, in un dicembre come sempre intenso, coinvolgente, suggestivo, e nel quale, tuttavia, torna utile trovare piccoli spazi per necessarie ed importanti considerazioni. Tra gli argomenti di sicuro appeal, sia per la crescente sensibilità dell’opinione pubblica che per l’attualissimo e fondamentale ruolo sulla situazione economica del Paese, c’è quello della sostenibilità ambientale che, tra l’altro, è affrontato con sempre maggiore determinazione dal mondo delle imprese. Il recente rapporto Green Italy 2022, pubblicato lo scorso ottobre, indica che ben 531.000 aziende in Italia hanno investito in tecnologie green nel quinquennio 2017-2021, con notevole aumento rispetto ai cinque anni precedenti, e che vi è stata una forte crescita degli investimenti nel centro-sud, riducendo di fatto il gap preesistente col nord.

In Campania la MielePiù, con sedi in Atripalda e Salerno, si pone tra le principali realtà precorritrici della sostenibilità ambientale, con un chiaro ed efficace progetto che caratterizza da decenni la propria politica aziendale. “Abbiamo maturato già diversi anni fa, come azienda, la consapevolezza di dover contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, alla riduzione dei consumi energetici ed al rispetto dell’ambiente – spiega  Paolo Miele, ai vertici dell’omonimo gruppo imprenditoriale insieme ai fratelli Giuseppe e Marco – e quindi ci è risultato naturale pianificare un investimento di grande importanza volto ad una completa riqualificazione energetica di entrambi gli stabilimenti di Salerno e Atripalda. Abbiamo provveduto alla sostituzione dell’intera copertura dei capannoni, ed abbiamo rinnovato tutti gli impianti sostituendo le pompe di calore ed utilizzando le più innovative tecnologie.

Ad oggi, i due impianti fotovoltaici installati presso le nostre sedi ci hanno permesso di evitare l’emissione in atmosfera di ben 1.347 tonnellate di CO2. La nostra azienda ha fornito, seppur indirettamente, un notevole contributo per una migliore sostenibilità ambientale del territorio, grazie al sostegno dei bonus fiscali per famiglie e condominii. A tal proposito, abbiamo costituito la società MielenergyPiù srl che opera come general contractor in qualità di fornitore di materiali e manodopera finalizzati ad interventi che prevedono bonus fiscali ristrutturazione ed ecobonus fino al 65%”.

Quanto affermato da Paolo Miele fotografa perfettamente l’impegno costante dell’azienda di famiglia che, sicuramente, sarà ancora protagonista nei prossimi anni. Basti pensare che negli ultimi due anni, e con la sola applicazione dello sconto in fattura, la MielePiù ha sostituito 413 caldaie tradizionali con altrettante caldaie a condensazione di ultima generazione, ha sostituito o installato ex novo 513 climatizzatori a pompa di calore,  ha installato 20 nuovi impianti solari termici. Un esempio sarà utile a semplificare la portata di questi numeri: la caldaia a condensazione installata in una casa di 100 mq riduce, rispetto ad una tradizionale, di 800 kg l’anidride carbonica emessa in atmosfera, e consente alla famiglia un risparmio in bolletta del 30% circa. Pertanto, risulta facile dedurre che con l’apporto di MielePiù, e solo relativamente al cambio delle caldaie, si è evitata l’emissione di 330 tonnellate di anidride carbonica annue nell’ambiente.

Estremamente significativa, a rimarcare l’importanza dei bonus fiscali per la riqualificazione edilizia ed energetica, è infine la ricerca curata da Nomisma e presentata alla recente assemblea nazionale, tenutasi a Milano, di ANGAISA Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno. “In sintesi, emerge chiaro come i bonus abbiano incentivato la voglia di ristrutturazione o di apportare migliorìe alle abitazioni – sottolinea Marco Miele che è presidente regionale Angaisa – infatti il 37% delle famiglie italiane le ha effettuate negli ultimi 12 mesi e più del 60% dei proprietari ha deciso di fare interventi per l’efficientamento energetico. Tuttavia, dopo due anni intensissimi e molto proficui, si prospetta una prevedibile inversione di tendenza, ma come auspicato in assemblea dal presidente nazionale Maurizio Lo Re, sono convinto che gli incentivi fiscali possano avere un ruolo fondamentale anche per il 2023”.