Giù le mani dalla Valle del Cervaro: no all'impianto di trattamento fanghi

Le popolazioni dicono no. Deliberato di giunta al comune di Savignano Irpino e appello a De Luca

giu le mani dalla valle del cervaro no all impianto di trattamento fanghi

Deliberato trasmesso dal sindaco Fabio Della Marra al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca per fare appello alla sua grande sensibilità e concretezza al fine di scongiurare ulteriori carichi ambientali sui cittadini...

Savignano Irpino.  

Giù le mani dalla Valle del Cervaro. No alla realizzazione di un impianto adibito al trattamento dei rifiuti su questo territorio.

Ferma contrarietà da parte della Puglia, della comunità di Savignano Irpino e dei comuni limitrofi Montaguto e Greci.  

L'appello è rivolto a chi intende realizzare il sito in contrada Ischia allo scalo di Montaguto-Panni, luogo noto a tutti per gli scontri avvenuti nel 2004 tra manifestanti e forze dell'ordine, culminati con l'arresto del compianto ambientalista Anselmo La Manna e il ferimento di donne e anziani.  

Una pagina nera che si spera non si ripeta più. Chi non ricorda la scena di quei sindaci con tanto di fascia tricolore trascinati a terra nel fango a partire dal compianto Leonardo De Luca. Lo Stato che sconfisse se stesso. Furono giorni ad altissima tensione in quell'anno già tumultuoso con la lotta di popolo contro la madre di tutte le discariche a Difesa Grande.

"Non esasperate gli animi di una comunità già ferita profondamente nel corso degi anni, con il peso di due discariche, Difesa Grande e Pustarza. Lasciateci in pace.

Non permetteremo che avvenga un nuovo sciacallaggio nel nostro territorio - lo dicono soprattutto i giovani - ci opporremo con tutte le nostre forze, dando vita se necessario anche ad iniziative clamorose. Lottiamo contro lo spopolamento e non vogliamo morire. Chi vuole venire qui a distruggerci si faccia un esame di coscienza. Non ha alcun diritto per distruggere i nostri territori già calpestati e umiliati."

Minacciano di chiudere le poche attività presenti e dalla vicina Puglia il messaggio è forte e chiaro: "Faremo ancora più rumore del 2004".

E' di oggi intanto un primo segnale importante da parte della giunta comunale di Savignano Irpino guidata dal sindaco Fabio Della Marra. Ecco il deliberato che sarà portato in consiglio comunale. Il documento è stato trasmesso dal sindaco al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca  per fare appello alla sua grande sensibilità e concretezza al fine di scongiurare ulteriori carichi ambientali sui cittadini.  Presenti alla riunione di giunta il sindaco Fabio Della Marra Scarpone, il vice Angela La Porta e l'assessore Teresa Lombardi. Si attende intanto nelle prossime ore la convocazione di un consiglio comunale congiunto oltre ad una presa di posizione della comunità montana ufita. 

Ecco la delibera 

La giunta comunale, vista l’istanza per il rilascio del provvedimento di via nell’ambito del provvedimento autorizzatorio unico regionale ex art.27bis D.lgs.152/2006 per “l’impianto di trattamento di fanghi civili ed industriali con produzione di ammendante compostato e produzione di fanghi essiccati da termovalorizzare” in tenimento del comune di Savignano Irpino (Av).

Atteso che in ottemperanza all’istanza è stato pubblicato l’avvio del procedimento in data 12/03/2024 sull’albo pretorio ed è stata data evidenza con pubblici manifesti e attraverso l’indizione di pubblica assemblea in data 15/03/2024;

Considerato che:

Dalla stessa assemblea è emersa la forte contrarietà della popolazione di questo comune e di quelli limitrofi per i rilevanti effetti negativi su tutto l’ecosistema e sulla salute.

Dall’assemblea è emersa la necessità di coinvolgere nel procedimento amministrativo, la Regione Puglia, la Provincia di Foggia e l’Unione dei Comuni dei Monti Dauni, nonché del Comune di Montaguto e Greci, visti gli effetti che l’impianto produce su detti territoti in termini ambientali e paesaggistici, attesa la sua collocazione a circa un chilometro dal Sito di Importanza Comunitaria (Sic) denominato “Valle del Cervaro - Bosco dell'Incoronata” in territorio di Panni.

Viste le problematiche idrogeologiche e ambientali quali:

Presenza di aree PG3 di cui al Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino della Puglia, ad alta pericolosità geomorfologica, immediatamente a monte dell’area di insediamento.

Adiacenza al Vallone Rifieto, censito nelle acque pubbliche di cui al R.D. n. 7332 del 18/11/1900, e pertanto rientrante in fascia di rispetto Fluviale art. 142 comma 1 lettera c) del D.Lgs 42/20024.

Interferenza con il Sic denominato “Valle del Cervaro - Bosco dell'Incoronata” nella Regione Puglia.

Inquinamento del fiume Cervaro in conseguenza degli scarichi fognari previsti.

L’area è oggetto verifica della eventuale contaminazione delle falde in bonifica.

Vista la complessità degli argomenti e la necessità di dotarsi di uno studio ambientale approfondito che valuti l’impatto dell’iniziativa in relazione: all’aria, all’acqua, al territorio, alla salute umana, alle emissioni sonore, alle biodiversità, alle coltivazioni agricole, al clima, al paesaggio, alle radiazioni e ad ogni altro elemento attinente all’ambiente in senso lato;

Ritenuto approfondire i seguenti aspetti:

Carico ambientale del territorio comunale, alla luce della presenza sul territorio comunale di due discariche in località Pustarza nel Comune di Savignano Irpino e  Difesa Grande nel Comune di Ariano Irpino (Av), al fine di verificare la compatibilità dell’impianto che s’intende realizzare;

Caratteristiche dell’impianto di potenzialità ritenuta eccessiva (60.000 tonnellate) e con elevata genericità riguardo agli input del processo e del mercato degli output (presenza di molti codici rifiuto che non consente una specificità dell’impianto) – provenienza e destinazione.

Elevato carico sulle strade dovuto alle dimensioni dell’impianto proposto.

Ampiezza del bacino servito anche ai fini della valutazione della compatibilità ambientale e dell’apporto all’autosufficienza degli ambiti ottimali.

Presenza di abitazione nelle dirette vicinanza dell’impianto.

Accertare la compatibilità dell’impianto nel piano regionale rifiuti.

Approfondimento preliminare sull’eventuale stato di inquinamento ambientale, derivante dalle attività del precedente insediamento industriale dismesso, con relativa attività di bonifica dell’area.

Attesa la necessità di avere a disposizione un maggiore termine per la valutazione suddetta e per consentire il coinvolgimento nel procedimento dei territori limitrofi di Panni e Montaguto.

Ritenuto necessario interessare e/o sollecitare gli Enti sovracomunali interessati per le rispettive competenze.

Visto il parere favorevole per quanto concerne la regolarità tecnica espresso dal responsabile del Settore Tecnico ai sensi dell'art. 49 del D.L.vo n. 267/2000.

con votazione unanime e favorevole resa per alzata di mano:

Delibera

Di richiamare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente deliberato.

1. Di esprimere la forte contrarietà all’intervento da parte dell’amministrazione comunale di Savignano Irpino per la fragilità dell’area individuata dal punto di vista idrogeologico nonché per gli effetti fortemente negativi sull’ambiente, sul paesaggio e sulla vocazione agricola del territorio.

2. Di richiedere alla giunta regionale della Campania ufficio speciale valutazioni ambientali, il riavvio del procedimento per non aver interessato la regione Puglia (per evidenti interessi interregionali dell’iniziativa proposta) ed il comune di Panni (Fg) e Montaguto (Av), o la sospensione o proroga dei tempi per produrre osservazioni tecniche da portare al tavolo, assolutamente necessario per una più approfondita analisi dell’iniziativa.

3. Di dare indirizzo al responsabile del settore tecnico affinché provveda nell’immediato a formulare incarico esterno autorevole al fine di potersi dotare un parere preliminare d’impatto e di valutazione relativamente a:

• Indici di rischio ambientale.

• Analisi costi e benefici per la comunità.

• Verificare preliminare sanitaria e di profilassi.

• Nonché, per produrre tutti gli approfondimenti in relazione: all’aria, all’acqua, al territorio, alla salute umana, alle emissioni sonore, alle biodiversità, alle coltivazioni agricole, al clima, al paesaggio, alle radiazioni e ad ogni altro elemento attinente all’ambiente in senso lato, al fine di perseguire la piena tutela della popolazione e dell’ambiente.

4. Di dare indirizzo, altresì, al responsabile del settore tecnico di predisporre la richiesta di integrazione documentale di cui all’istanza tenendo in debito conto le risultanze dell’assemblea, degli apporti degli altri enti interessati e dei risultati delle valutazioni di cui al punto precedente;

5. Di dare mandato al responsabile del settore finanziario affinché predisponga apposita variazione urgente al bilancio pluriennale di previsione 2024/2026 annualità 2024 al fine di consentire le attività richieste.

6. Di trasmettere il presente deliberato, al fine di una valutazione condivisa delle scelte territoriali, alle comunità limitrofe al fine di produrre una manifestazione di volontà (delibera di giunta o consiglio) con la quale si esprime un proprio parere sulla decisione in atto, ai Comuni di Ariano Irpino, Greci e Montaguto, alla Comunità Montana dell’Ufita, a tutti i Comuni dei Monti Dauni ed all’Unione dei Comuni dei Monti Dauni per essere recepita nelle deliberazioni di consiglio.

7. Di trasmettere altresì la presente deliberazione all’Ato idrico campano, all’alto calore servizi spa, all’Ato rifiuti per l’ulteriore verifica della compatibilità con la programmazione provinciale.

8. Di trasmettere per la presa d’atto la presente al presidente della giunta regionale della Campania e alla giunta regionale della Campania ufficio speciale valutazioni ambientali.

9. Di trasmettere la presente al presidente del consiglio comunale per la ratifica della presente deliberazione.

Successivamente, stante l’urgenza di provvedere, con separata votazione unanime e favorevole, resa dai partecipanti in forma palese, la presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.lgs. n. 267/2000. La presente deliberazione è comunicata in elenco ai capigruppo consiliari, contestualmente all’affissione all’albo pretorio, ai sensi e per gli effetti dell’art. 125 del D.lgs. 18/08/2000 n. 267.