Nel drammone in tre atti che è diventata la giunta Nargi, tra numeri ballerini, inciuci sottobanco e maggioranze appese a un voto, serviva una pausa comica. E chi, se non Giuseppe Giacobbe, poteva assolvere al compito?
Il consigliere più imprevedibile di Avellino ha fatto centro anche stavolta, esordendo durante l’acceso dibattito sul bilancio con una delle sue perle:
“Una domanda all’assessore… Spalletti.”
Occhi sbarrati. Poi il boato. E no, non era un applauso per il discorso: era l’aula che si piegava in due dal ridere.
Perché l’assessore si chiama Scaletti, non Spalletti. Ma forse Giacobbe, già in clima da Europei, pensava di essere a Coverciano e non in Comune. D'altronde, si dice pronto a guidare lo sport cittadino: quale modo migliore per iniziare se non scambiando l’assessore per il CT della Nazionale?
UN GAFFEUR A PALAZZO: CURRICULUM INVIDIABILE
Giacobbe è così. Dice quello che pensa, o almeno… quello che gli viene in mente.
Un patrimonio folkloristico della città, con la spontaneità di un talk show del mercoledì sera e la preparazione di uno che, evidentemente, ha studiato i delegati dal televideo Rai.
EPILOGO AMARO (PER NOI)
Se la giunta regge, se il bilancio passa, e se il pressing sugli indecisi funziona, Avellino si ritroverà con Giacobbe assessore allo sport.
Uno che confonde Scaletti con Spalletti. Un piccolo errore, dirà qualcuno. Ma in fondo, anche Titanic era solo una nave… con una piccola falla.
