"Uniamoci per l'Acqua", Nicastro: "Chiediamo risorse concrete per l'Irpinia"

"Sono in corso i lavori sulla Legge di Bilancio 2026, occorre pianificazione"

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Avellino.  

Nelle scorse ore il Comitato "Uniamoci per l'Acqua" ha rinnovato l'invito ai deputati firmatari dell'ordine del giorno approvato alla Camera il 20 dicembre 2024 sulla necessità di un intervento straordinario dello Stato, a maggior ragione con la definizione della manovra finanziaria, per la riqualificazione delle reti idriche di Irpinia e Sannio, dove le perdite superano il 65 per cento "e centinaia di migliaia di cittadini vivono una crisi idrica strutturale". 

"Occorre una vera risposta alla popolazione"

"È passato praticamente un anno e il Comitato Uniamoci per l'Acqua ha avuto il merito di porre a livello nazionale il problema che prima era limitato per l'Irpinia e si pensava fosse una crisi stagionale. - ha spiegato Rita Nicastro del Comitato "Uniamoci per l'Acqua" - Invece, abbiamo fatto capire che è una crisi strutturale. Anche il prefetto ha avuto modo di evidenziare all'Osservatorio Irpino come sia strana la differenza tra il nostro territorio e quello della Puglia dove ogni cinque anni vengono ammodernate le tubature. Nel nostro territorio sono 80 anni di crisi che provoca la dispersione di circa il 65 per cento dell'acqua. Il Comitato Uniamoci per l'Acqua ha chiesto ai deputati di porre al Parlamento la richiesta di incarico sulla vicenda che crea difficoltà enormi alla Provincia, in particolar modo in Valle Ufita. Da 22 anni la città di Grottaminarda è limitata nelle ore notturne e non si comprende il motivo. I parlamentari si impegnarono nel dicembre 2024, ma non c'è stato un seguito. Non è stato finanziato nemmeno un euro di finanziamento all'atto della delibera. Il Comitato rinnova ai parlamentari l'invito con la nuova Finanziaria e con l'obiettivo che possa essere inserita questa annosa questione per dare finalmente una risposta ai cittadini. L'anno scolastico è iniziato con la difficoltà per gli alunni e per tantissime famiglie con la carenza idrica che limita tanti dettagli della vita quotidiana. È un danno per l'economia dei paesi e per la vita di persone che vivono in una terra ricca di acqua che viene data ai paesi vicini e a noi sembra una forma di colonizzazione".

"I cittadini devono essere centrali nell'invito ai deputati"

"L'invito di tutti noi è questo. Vogliamo che la popolazione faccia sentire la propria voce. I politici del territorio vengono eletti dai cittadini e sono loro stessi cittadini di questo territorio. E devono rappresentare le esigenze e i bisogni della loro terra, che deve essere rispettata per quello che è, ricca di materie prime e persone che hanno diritto alla tutela delle necessità primarie".