Solofra, abusi edilizi e animali protetti in gabbia: 5 denunce

Operazione dei carabinieri. Contestata anche una presunta gestione illecita di rifiuti. Foto.

Solofra.  

 

di Andrea Fantucchio 

Operazione anti-bracconaggio in Irpinia. Sono state sequestrate baracche e altre strutture in un fondo privato a Solofra. Alcune delle opere sono poi risultate abusive. All'interno degli edifici c'erano decine di animali selvatici che erano tenuti in condizioni pessime. Fra i quali anche alcune specie protette. Fra cui volpi, cinghiali e diversi volatili protetti, come ghiandaie, colombi, cornacchie, verzellini, gazze, quaglie e fagiani. Secondo la convenzione di “Whashington” flora e fauna molte di queste specie devono essere dotati di microchip identificativi. (A fine articolo le foto)

Numeri e dettagli dell'indagine

L'operazione è stata “firmata” dai carabinieri del N.i.P.A.A.F del gruppo forestale di Avellino affiancati dai colleghi della stazione locale e da quelli del nucleo operativo C.I.T.E.S di Salerno. Gli animali salvatici sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici di Napoli, per la riabilitazione e reimmissione in natura, ad eccezione di sei cani, trasportati nel canile convenzionato del Comune di Solofra. Durante la stessa ispezione sono state sequestrate quattro pelli di cinghiale, due di tasso e una di faina, derivate dalla scuoiatura degli animali in questione. Le strutture nelle quali sono state rinvenute gli animali sarebbero state realizzate abusivamente in un'area di inedificabilità assoluta e quindi in assenza delle prescritte autorizzazioni edilizie e sismiche. Gli investigatori hanno poi accertato lo stoccaggio sul suolo comunale delle deiezioni relative all’allevamento abusivo: il liquame confluiva direttamente sulla strada pubblica senza depurazione.

Il numero dei denunciati 

Sono così stati denunciati i cinque proprietari del fondo accusati di maltrattamento di animali, furto finalizzato alla detenzione di animali selvatici, detenzione illecita di animali selvatici e pericolosi nonché realizzazione di opere abusive e gestione illecita di rifiuti. Le indagini sono ancora in corso. Non si esclude l'esistenza di altri complici. I carabinieri ipotizzano che gli animali fossero destinati ad acquirenti che potrebbero presto aggiungersi agli indagati.

I numeri del bracconaggio nel mondo e in Italia

Un mercato, quello degli animali venduti illegalmente, da sempre fiorente come dimostrano i report annuali. E che spesso si avvale anche della rete. Nel 2015 erano oltre 9mila gli annunci online per un mercato di oltre dieci milioni di dollari. In rete si trovavano animali protetti di tutti i tipi e provenienza: fra gli altri, scimpanzé, rettili, ghepardi, tartarughe. In Italia fra il 2015 e il 2016 sono stati raccolti 596 casi di reati rilevanti contro la fauna selvatica. Più di 1.320 le persone coinvolte. Il 68% (401) dei casi riguarda la caccia agli uccelli, gli altri ai mammiferi.