Cassano, si lancia dal viadotto: muore un 47enne

Dramma a Cassano. Dove un uomo di Pietradefusi ha deciso di farla finita.

Cassano Irpino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Hanno trovato l'auto parcheggiata a venti metri da quel viadotto che ha scelto come teatro della sua morte.  Fra Montella e Cassano, una strada che percorreva spesso. Si è lanciato nel vuoto. Un volo di diversi metri prima di un impatto terribile, probabilmente è morto sul colpo. I vigili del fuoco si sono occupati di recuperare il corpo. Si tratta di un 47enne di  Pietradefusi. I pompieri, guidati da alcuni volontari del posto, si sono calati lungo sentieri impervi per raggiungere il luogo dove l’uomo era precipitato. 

Secondo una prima ricostruzione, il 47enne, a bordo di una vettura di servizio, avrebbe parcheggiato in una piazzola di sosta. Poi ha proceduto a piedi: il suo ultimo viaggio prima di quel salto. Quando è partita la chiamata ai soccorsi era troppo tardi. Il personale del 118 ha soltanto potuto constatare il decesso.

Sul luogo dell'accaduto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Montella, agli ordini del luogotenente Stefano Nazzaro. La notizia  si è velocemente diffusa nel comune di residenza dove il 47enne, dipendente di una ditta di fornitura del gas, era molto conosciuto. Ora si attende l'arrivo del medico legale che dovrà eseguire l'esame esterno del cadavere. Poi toccherà al magistrato di turno decidere se disporre l'autopsia o liberare la salma così che i parenti possano organizzare il funerale.

Un dramma che arriva a poco più di quindici giorni da un altro suicidio che si è consumato con modalità simili. Teatro della tragedia il viadotto lungo la strada provinciale 291, nel territorio di Paternopoli. Un 45enne medico del casertano aveva deciso di farla finita. Dopo aver raggiunto il ponte in auto si era lanciato nel vuoto. Anche in quel caso, purtroppo, l'arrivo dell'ambulanza si era rivelato inutile. Troppo gravi le ferite riportate a causa del violento impatto. L'uomo era morto sul colpo. Da quello stesso viadotto nel mese di marzo si era lanciata una donna poi ricoverata al Moscati. Per diverse settimane aveva lottato fra la vita e la morte. Alla fine, purtroppo, il suo cuore aveva smesso di battere.