Avellino, 12enne picchiato in classe: parla uno dei genitori

Genitori del 12enne denunciato: non è stato bullismo. Acquisita la relazione del professore.

I genitori del dodicenne denunciato affiancati dall'avvocato Nicola D'Archi chiariscono la posizione del figlio: «Un litigio fra ragazzi, non è stato un episodio di bullismo».

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Un litigio fra ragazzini, non l'ennesimo caso di bullismo. I genitori del dodicenne denunciato per aver aggredito un coetaneo in classe, ci tengono a fare chiarezza. L'episodio – avvenuto il 7 maggio alla scuola media Leonardo Da Vinci di Avellino - ha sollevato una grande eco. La scuola ha risposto con un comprensibile silenzio: preferendo risolvere la questione internamente visto la giovane età dei protagonisti.

Il padre del dodicenne denunciato, dopo aver chiarito a 696 Tv (il servizio alle 14) come il figlio non sia certo un bullo, ha preferito non apparire in video. E affidare le sue considerazioni all'avvocato Nicola D'Archi.

Il penalista conferma come non si sia trattato di «bullismo o di aggressione mirata, ma di un litigio fra ragazzi che è degenerato. Inoltre nella stessa giornata i piccoli coinvolti avevano giocato insieme durante l'ora di educazione fisica. E tutto sembrava risolto».

Poi il giorno successivo il dodicenne è andato in ospedale e ci è rimasto due giorni. La denuncia dei genitori ha fatto scattare l'indagine della sezione Volante coordinata dal dirigente Elio Iannuzzi.

Anche la scuola ha avviato una sua procedura interna. La preside Giustina Monteforte avrebbe probabilmente preferito risolvere la questione internamente, non certo per nascondere l'accaduto ma per non sovraesporre ulteriormente dei giovanissimi alla pressione mediatica. Sembra infatti che anche i compagni di classe dei due ragazzini siano rimasti comprensibilmente scossi dalla risonanza avuta dall'episodio. Per la dirigenza ora l'aspetto più importante è proprio tutelare i piccoli. Perché sull'episodio le procedure si sono avviate immediatamente.

Il nove maggio è stata acquisita la relazione stilata dal professore che aveva lezione quando è accaduto il fatto. Il docente ha raccontato di essersi allontanato per andare in bagno. Poi quando è tornato avrebbe trovato solo un ragazzino in piedi che gli chiedeva di uscire. Il prof, incuriosito da quel comportamento, gli aveva domandato cosa fosse successo. Aveva appreso che dopo un insulto del dodicenne alla madre di un compagno, quest'ultimo affiancato da altri due ragazzini lo avrebbe spinto e poi colpito con dei calci. E' stato quindi avviata una procedura disciplinare nei confronti di quello che è ritenuto il principale responsabile.