Minacce e stalking alla titolare del centro estetico: 45enne nei guai

Mercogliano. Il giudice ha condannato l'uomo solo al pagamento di una multa

minacce e stalking alla titolare del centro estetico 45enne nei guai

Non si trattò di un’ipotesi di stalking condominiale, ma solo di semplici minacce

Mercogliano.  

Non si trattò di un’ipotesi di stalking condominiale, quella posta in essere nei confronti della titolare di un centro estetico di Torrette di Mercogliano, da parte del proprietario del bar sottostante, ma solo di semplici minacce. A decretarlo, all’esito del giudizio di primo grado, il giudice monocratico del tribunale di Avellino, Vincenza Cozzino. L’uomo, un 45enne, difeso dall’avvocato Angelo Polcaro, era stato tratto a giudizio con l’accusa di stalking condominiale, nei confronti della titolare di un accorsato centro estetico, ma all’esito del processo, previa riqualificazione della condotta, è stato condannato solo alla pena del pagamento di una multa.

Protagonista della condotta persecutoria, il proprietario di un bar ubicato proprio sotto al centro estetico dell’imprenditrice presa di mira. Il titolare, stando alla denuncia presentata dalla donna, aveva iniziato un’attività persecutoria nei confronti della stessa, non risparmiando le dipendenti e le clienti del centro estetico. Offese di ogni genere, ma anche minacce di morte che si ripetevano con cadenza giornaliera. Una condotta persecutoria, iniziata, come riferito dalla donna, una 50enne di Monteforte Irpino, per motivi di parcheggio che non si era limitata alle parole, ma si era concretizzata anche in diversi episodi di danneggiamento al fine di allontanare la clientela del centro estetico e quindi potere usufruire dello spazio antistante al suo bar per la sosta delle vetture degli avventori.

Ed infatti più volte la titolare del centro estetico, le sue dipendenti ed alcune clienti, avevano fatto l’amara sorpresa di trovare le gomme delle proprie automobili squarciate, o dell’olio sul parabrezza, oppure i poster pubblicitari distrutti. In un altro episodio la titolare del noto centro estetico era stata dapprima offesa e minacciata davanti alle sue clienti e successivamente anche intimidita con l’ausilio di un grosso cane che le veniva aizzato contro. Una condotta costante e reiterata nel tempo che per circa un anno aveva stravolto e reso la vita impossibile alla donna, che ormai aveva paura anche di andare a casa da sola la sera, costringendola a cambiare le sue abitudini di vita e addirittura a farle pensare di spostarsi con la sua attività in un altro comune.

E proprio al fine di porre fine a questa condotta delittuosa la donna si era rivolta ai carabinieri del comando provinciale di Avellino, che dopo avere svolto le indagini e ascoltato diversi testimoni, tra cui alcuni condomini del palazzo nel quale erano ubicate le due attività commerciali, avevano provveduto a deferire all’autorità giudiziaria il 45enne con l’accusa di stalking. Ma durante l’istruttoria dibattimentale e l’esame dei testimoni, sono state poste in evidenza dal legale del titolare del bar, numerose discrasie che non hanno consentito di attribuire con certezza tutti gli episodi denunciati all’imputato. Pertanto in accoglimento delle istanze della difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Angelo Polcaro - nonostante la richiesta di condanna ad un anno di reclusione formulata dal pubblico ministero – ritenuta l’insussistenza del reato di stalking e previa derubricazione della condotta in minacce, il 45enne è stato condannato solo al pagamento di una multa di 1000 euro.