È di questa mattina la sentenza emessa dal GUP dottor Fabrizio Ciccone per due uomini di origini siciliane che lo scorso 5 febbraio 2021, nei pressi di Via Pescatori ad Avellino, hanno architettato la cosiddetta "truffa dello specchietto" ai danni di una signora.
I due, come da copione, hanno simulato un sinistro stradale accusando la vittima di avergli danneggiato lo specchietto dell'auto e intimandola a risarcirli del danno causatogli. La signora, intuendo l'inganno, scatta una fotografia con il telefono cellulare alla targa, minacciando di denuncia. Gli uomini, allora, con fare minaccioso, la invitano a cancellare la foto e le sottraggono un totale di € 20,00 dal portafogli.
Sporta denuncia, i due uomini, difesi dall'avvocato Daniele D'Urso, sono stati accusati di tentata truffa, estorsione e violenza privata.
Dopo la denuncia, la tentata truffa è stata risarcita alla persona offesa mediante un assegno di € 300,00, estinguendo così il reato di tentata truffa.
Il giudice, nonostante il PM avesse chiesto una pena di due anni e sei mesi, ha assolto gli imputati per l'estorsione e li ha condannati con rito abbreviato a tre mesi con la condizionale per la sola violenza privata.