Omicidio Zeppetelli: indagati restano in carcere, gli atti trasmessi alla Dda

Udienza di convalida del fermo di Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello

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Cervinara.  

Hanno entrambi risposto alle domande del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che, chiamato a pronunciarsi sul loro fermo, avvenuto ad Arienzo, lo ha convalidato, adottando nei loro confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove si trovavano già, e disponendo poi la trasmissione degli atti a Napoli, alla Dda, per competenza.

Il motivo è l'aggravante delle modalità mafiose contestata ad Alessio Maglione, 31 anni, e Giuseppe Moscatiello, 22 anni, ritenuti, in concorso, i presunti autori dell'omicidio di Nicola Zeppetelli, il 40enne di Cervinara ucciso sabato a colpi di pistola davanti al suo circolo di via Joffredo.

Nel primo pomeriggio di oggi l'appuntamento dinanzi al giudice sammaritano, al quale i due indagati, rispettivamente difesi dagli avvocati Giulia Cavaiuolo e Luigi Petrillo, hanno offerto la loro versione sui fatti. Secondo la ricostruzione fin qui operata dai carabinieri, il delitto sarebbe stato il tragico epilogo di una discussione che sarebbe sorta in precedenza tra la vittima e i due giovani.

A far fuoco sarebbe stato Maglione, poi entrambi erano fuggiti, facendo perdere le loro tracce fino a quando i militari non li avevano scovati in provincia di Caserta.