D’Agostino Costruzioni, chiuse le indagini, attese decisioni del pm

La Procura ora potrebbe chiedere il processo per il costruttore e la moglie

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L'azienda ha restituito 1,7 milioni ma le accuse restano ancora in piedi

Avellino.  

Indagini chiuse per tre amministratori della D’Agostino Costruzioni. Notificato il provvedimento ad Angelo Antonio D’Agostino, patron dell'Avellino Calcio, alla moglie Antonella Gensale e all’amministratore Angelo Pansa: i tre hanno ricoperto ruoli apicali nei vari anni all’interno della società finita nel mirino della Guardia di Finanza di Avellino e al centro delle indagini svolte dagli uomini del colonnello Salvatore Minale, comandante del comando provinciale di Via Pontieri.

Le accuse

L’accusa mossa dagli Uffici di Piazzale De Marsico riguarda l'indebita compensazione di crediti inesistenti con l'Erario. La D’Agostino aveva anche restituito la cifra di circa 1,7 milioni di euro per chiudere il contenzioso con il fisco e sbloccare la misura cautelare di sequestro preventivo per equivalente della somma, scattato nei mesi scorsi. Ma la vicenda penale rimane in piedi e il pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per i tre al momento della chiusura delle indagini.  La procura contesta a D'Agostino di aver potato a compensazione dei debiti fiscali, le spese che erano state sostenute per la realizzazione di un software di gestione dell'attività aziendale nei cantieri. Il decreto Destinazione Italia del 2013 consentiva alle imprese con determinati requisiti, di portare a compensazione dei debiti Iva le spese per l'innovazione. Nel caso della D'Agostino si trattava di circa 1,7 milioni per le annualità 2017-2020.

Il sequestro delle somme

 Ma ad avviso della Procura di Avellino quegli investimenti non erano ammissibili e dunque è scattato il sequestro di 1,7 milioni sui conti correnti dell'azienda di costruzioni al termine di un'attività d'indagine svolta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Finanza di Avellino. Con la restituzione della somma, il contenzioso fiscale si è chiuso, ma non quello penale. Il legale della D'Agostino, Teodoro Reppucci è convinto che davanti al magistrato riuscirà a far decadere le accuse.