Dramma lavoro: "La magistratura metta le mani sul disastro IIA"

L'appello degli operai a pochi giorni dalla marcia su Roma

Fortemente a rischio centinaia di posti di lavoro. Emblematica la partecipazione al corteo del vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo...

Flumeri.  

Un primo segnale forte in attesa della marcia su Roma davanti al Ministero delle Imprese e del made in Italy. Gli operai della IIA sono scesi in strada stamane per protestare contro il Governo, accusato di aver mostrato scarsa attenzione sulle sorti dello stabilimento di Valle Ufita. E l'indifferenza della politica si è vista. Pochi sindaci presenti, fatta eccezione di Grottaminarda, Flumeri e Mirabella Eclano, il presidente della Provincia ha delegato la consigliera Laura Cervinaro e nessun esponente regionale o parlamentare presente, nonostante invitati. Come se la sciagura dell'ex Irisbus non appartenga loro minimamente.

Emblematica invece è stata la partecipazione al corteo del vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo: "Sono qui in mezzo come un padre di famiglia. La chiesa non può restare in silenzio di fronte a questo dramma. E' una presa di posizione forte che prenderemo attraverso un documento insieme a tutti gli altri vescovi."

Il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera, in testa al corteo ha rivolto un appello a tutti gli amministratori del territorio affinchè possa esserci sinergia e unione in questo momento delicato per evitare una mazzata pesante per tante famiglie.

E dagli operai un appello unanime alla magistratura affinchè si indaghi su disastro IIA. "Dove sono finiti i fondi stanziati dal Governo negli anni per rilanciare lo stabilimento. Le commesse ci sono ma le difficoltà maggiori sono legate al flusso dei materiali in fabbrica."

La realtà attuale purtroppo è questa. Qualcuno dovrà pur rispondere del fallimento dell'azienda e dei disastri avvenuti. Il futuro della  IIA, sembra essere fortemente a rischio e questa volta non sarà facile riportarla di nuovo in vita come negli anni della tenda della resistenza. Ma la speranza resta ancora viva nella lotta.