Commerciante ucciso a martellate, i giudici: "No alla terza perizia su Omo"

Il 10 luglio la sentenza per il 26enne nigeriano autore del brutale delitto del commerciante cinese

commerciante ucciso a martellate i giudici no alla terza perizia su omo
Monteforte Irpino.  

di Paola Iandolo 

I giudici della Corte di Assise di Avellino hanno detto "no" ad una terza perizia collegiale per Robert Omo, l'autore del delitto del commerciante cinese nel 2022. Robert Omo è già stato sottoposto a ben due perizie psichiatriche. Una l'ha dichiarato "capace di intedere e volere al momento del delitto", una seconda - sviscerata ieri in aula  ed eseguita dalle dottoresse Enrichetta Fotino e Rosa Bruno - lo ha dichiarato "incapace al momento del delitto". Robert Omo era affetto da un "vizio totale di mente". In conclusione Robert Omo dovrebbe essere trasferito in una Rems. Si torna in aula il prossimo 10 luglio quando potrebbe arrivare anche il verdetto per il 26enne nigeriano. 

La ricostruzione

Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti Robert Omo, difeso dall'avvocato Nicola D'Archi, dopo aver preso due martelli in esposizione nel negozio iniziò a colpire dapprima gli scaffali, poi un cliente 49enne Tsankov Krasimir Petrov (a lungo rimasto nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Moscati di Avellino che ha lasciato nell’ottobre scorso) e poi il 56enne Gao Yuancheng, il proprietario dell’attività commerciale, ucciso in tre secondi. Dagli accertamenti peritali è emerso che sferrò diversi colpi di martello sul capo, anche quando Gao era già privo di sensi.