Sirignano, fissato l'appello per Crisci accusato di duplice tentato omicidio

Crisci esplose dei colpi d'arma da fuoco anche contro un passante e contro i carabinieri

sirignano fissato l appello per crisci accusato di duplice tentato omicidio
Sirignano.  

di Paola Iandolo

Per il 41ennePellegrino Crisci accusato di triplice tentato omicidio è stato fissato il processo davanti alla Corte di Appello. Il 41enne dovrà comparire davanti ai giudici della I Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli il prossimo 3 aprile. Il 41enne è difeso dal penalista Gaetano Aufiero. In Appello ci saranno anche le parti civili, la sua ex Michela Prencipe, difesa dal penalista Nicola D’ Archi e un altro obiettivo del pomeriggio ad alta tensione scatenato da Crisci nel giugno del 2023, Giuseppe Miele, difeso dall’avvocato Antonio Guerriero. Nel giugno del 2024 Pellegrino Crisci è stato condannato a 17 anni di reclusione per aver ferito la sua ex, un passante e per aver esploso dei colpi contro i carabinieri. In un'ora di follia ferì la sua ex Michela Principe, un passante colpendolo alle gambe e sparando contro due carabinieri intervenuti per bloccarlo. Ad emettere la sentenza - di primo grado -  il gup del tribunale di Avellino, Giulio Argenio dopo che il pm Luigi Iglio aveva chiesto 18 anni di reclusione per il 41enne accusato di tentato triplice omicidio. La difesa del 41enne ristretto nel carcere di Agrigento, optò per il rito abbreviato.

L'accaduto

Pellegrino Crisci, nel giugno scorso dopo aver seguito la sua ex compagna Michela Principe, 49enne di Sirignano, la ferì con colpi d’arma da fuoco. La donna voleva presentare un’altra denuncia nei confronti del suo ex, ma venne bloccata dai colpi d’arma da fuoco esplosi contro di lei dal 41enne. Colpi che la raggiunsero ad un braccio.

Il profilo

Pellegrino Crisci era già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Michela Principe. L’ imprenditore del settore automobilistico, 41enne di Sirignano era sottoposto alla misura perché il 6 dicembre del 2021 aveva aggredito la sua ex compagna, con un coltello, dopo averle rotto il naso. Crisci era anche finito nel carcere di Poggioreale nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli, unitamente a Bernando Cava detto Aldo. Entrambi erano accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore del Mandamento. Misura poi annullata dal tribunale del riesame.  Cava e Crisci erano accusati di aver imposto una estorsione ad un imprenditore del Baianese che aveva ricevuto un attentato doloso ai danni di un suo mezzo nell’ottobre del 2020.