Avellino, pestaggio in carcere: alla base il controllo dei traffici illeciti

A scontrarsi due gruppi rivali capeggiati da V.T e dalla vittima del pestaggio che voleva imporsi

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Il pestaggio del 25enne napoletano, finita in terapia intensiva, è stata ripresa dalle telcamere attive nei corridoi delle sezioni. La ricostruzione dei fatti è stata resa possibile grazie all'analisi approfondita delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del carcere e alle dichiarazioni di alcuni testimoni. Dalle indagini è emerso che un gruppo di detenuti, sotto la guida di uno degli arrestati, V. T., insieme a M.P. e P.A. hanno aggredito brutalmente il detenuto napoletano. I due appartenenti a due organizzazioni criminali di spessore fuori dal carcere hanno tentato di primeggiare nel controllo dei traffici illeciti di stupefacenti e cellulari. 

L'aggressione è iniziata con un attacco agli agenti della polizia penitenziaria, che sono stati disarmati delle loro chiavi e incapacitati a intervenire tempestivamente. In seguito, il gruppo di aggressori ha raggiunto la cella della vittima, trascinandola fuori con forza e colpendola ripetutamente con oggetti contundenti. L’uso di bastoni, calci e pugni ha avuto conseguenze gravissime per Piccolo, che ha riportato traumi estesi, tra cui un ematoma celebrale. La sua prognosi resta riservata e il detenuto è ancora ricoverato in terapia intensiva.