Avellino, residente accusato di stalking da un esercente: assolto in appello

La sentenza di primo grado è stata completamente riformata dai giudici dell'Appello

avellino residente accusato di stalking da un esercente assolto in appello
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Assolto “perchè il fatto non sussiste”. I giudici della IV Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli hanno ribaltato la condanna ad otto mesi inflitta un anno fa circa ad un residente del centro storico di Avellino, difeso dal penalista Gaetano Aufiero. L’accusa mossa nei confronti è di stalking giudiziario in quanto si sarebbe concretizzato in una serie di denunce e richieste di intervento del personale delle forze dell’ordine per i rumori che provenivano dal locale ubicato in Via Amabile. 

Tutta la vicenda giudiziaria ha inizio con la querela sporta dal titolare del locale in Via Amabile nei confronti del residente. Una convivenza certamente difficile tra i due. Il titolare del locale denuncia il residente. La motivazione è da ritrovarsi nelle continue richieste di intervento degli agenti di polizia. La Procura per due volte ha chiesto l’archiviazione, rigettata dal Gip ha disposto l’imputazione coatta per il residente.

Il processo di primo grado si è chiuso con la condanna e il risarcimento da stabilire. La difesa presenta appello. Allega i messaggi inviati al titolare dell'attività commerciale dal residente nel quale chiede di abbassare il volume solo a tarda ora. Precisa che le segnalazioni sono una decina. Circostanze evidenziate dal difensore del residente che hanno convinto i giudici di secondo grado a riformare completamente la sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Avellino