Tragedia sul lavoro a Napoli, Confsal Avellino: "Serve una svolta"

"Istituire tavoli permanenti per la sicurezza"

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Tragedia sul lavoro a Napoli, Tramaglino (Confsal Avellino): “Serve una svolta, istituire tavoli permanenti per la sicurezza”

Avellino.  

L’ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto ieri a Napoli, ha riacceso con forza il dibattito nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tre operai - Ciro Pierro, Vincenzo Del Grosso e Luigi Romano - hanno perso la vita precipitando da un’altezza di circa 20 metri nel quartiere Vomero, a seguito del ribaltamento di un montacarichi utilizzato per lavori di ristrutturazione su un edificio in via San Giacomo dei Capri.

A seguito della tragedia, è intervenuto Lorenzo Tramaglino, dirigente della Confsal Avellino, che ha espresso profondo cordoglio e lanciato un appello forte alle istituzioni: “Non possiamo continuare ad assistere impotenti a una strage silenziosa. Ogni vittima è una ferita per l’intera comunità e dimostra quanto ancora ci sia da fare sul fronte della sicurezza.”

Tramaglino sottolinea come episodi di questo tipo non siano isolati, ma sintomo di una crisi strutturale nella gestione della sicurezza sul lavoro: “Siamo di fronte a un sistema che troppo spesso sottovaluta la prevenzione, riduce i controlli e lascia i lavoratori esposti a rischi inaccettabili.”

Per il sindacalista irpino, servono azioni immediate, concrete e coordinate:

“Proponiamo l’attivazione di tavoli permanenti dedicati alla sicurezza sul lavoro, con la partecipazione di tutte le componenti coinvolte: sindacati, enti ispettivi, imprese e istituzioni. Serve un confronto stabile per monitorare, prevenire e intervenire tempestivamente.”

I tavoli permanenti avrebbero il compito di monitorare costantemente la situazione nei diversi settori produttivi, promuovere campagne di formazione e sensibilizzazione, e intervenire con urgenza in caso di criticità.

Tra le ulteriori proposte avanzate dal dirigente 

potenziamento degli organi ispettivi e aumento delle ispezioni nei cantieri e nei luoghi a rischio,
inasprimento delle sanzioni per chi viola le normative sulla sicurezza,
coinvolgimento attivo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nei processi decisionali aziendali.

“Il lavoro non può e non deve mai diventare motivo di morte - conclude Tramaglino - Le istituzioni devono raccogliere l’urgenza di questo appello e mettere in campo misure strutturali, perché prevenire non è solo possibile: è un dovere morale.”

In un momento in cui il tema della sicurezza è troppo spesso relegato ai margini del dibattito pubblico, la voce di chi vive e difende quotidianamente i diritti dei lavoratori – come quella della Confsal Avellino – rappresenta un monito che non può essere ignorato.