di Paola Iandolo
"Ci auguriamo di non dover attendere ancora molto per avere un ulteriore passo in avanti nella vicenda giudiziaria che riguarda Mimì Manzo, l'ex muratore scomparso l'8 gennaio 2021 da Prata Principato Ultra". A sostenerlo il presidente dell'associazione Penelope, Nicodemo Gentile che si occupa di persone scomparse e che fin dall'inizio ha seguito il caso di Mimì. "Purtroppo la vita di Mimì e anche la vicenda giudiziaria è sicuramente nata sotto una cattiva stella. Lo dico con difficoltà ma in modo molto serio e determinato, perché purtroppo la giustizia ritardata è giustizia denegata".
Nicodemo Gentile va avanti e precisa "Mimì non ha dato più segni di vita in nessuna parte del mondo. Quindi oltre al sequestro c'era altro da contestare e c'era altro da verificare. Purtroppo è una storia ricostruita a metà ma anche quella metà ancora non ha un approdo dibattimentale. Siamo appesi da molto tempo e speriamo veramente di poter avere delle risposte in tal senso. Purtroppo chi aspetta ogni giorno vive e ripercorre quelle drammatiche giornate in cui Mimì appunto è scomparso".
"Da allora non abbiamo più nessun tipo di segnale né di vita e neanche di morte perché questo cadavere non è stato mai ritrovato. Non c'è nessun resto cadaverico. Nulla è stato restituito alla famiglia per poter andare lì a raccogliersi intorno ad una tomba in preghiera e portare un fiore". A distanza di quattro anni esatti dalla scomparsa, nel gennaio scorso è stata notificata la chiusura delle indagini. Ma da nove è tutto fermo. arriva la svolta nell’inchiesta su Domenico Manzo.
L’avvocato Federica Renna, difensore dell’indagata Romina Manzo chiede un'accelerazione per la vicenda giudiziaria: "sembra che siamo di nuovo dinanzi ad un arresto della macchina giudiziaria per il caso Manzo. Sì sta concludendo un altro anno solare, e ancora non parte un processo che potrebbe portarci alla definizione di questo intricato caso.
Sperando, anche se nutro poche speranze per come stanno andando le cose, che la mia assistita Romina Manzo, venga tirata fuori da questo assurdo ruolo che vogliono calzarle addosso. Ci auguriamo vivamente, che anche con la nuova assegnazione del pubblico ministero su questo caso, ci sia una accelerazione".
Anche le sorelle Filomena e Lucia Manzo chiedono verità: "per noi è scomparso un familiare, continuiamo a non dormire la notte, non è solo un caso giudiziario, con i tempi lunghissimi. Già abbiamo un forte dispiacere per come sono state gestite le indagini, speriamo solo che qualcosa possa accadere e che come è successo per altri scomparsi, anche se è passato tempo, ci sia una svolta improvvisa. Noi non ci arrendiamo".
A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini firmato dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e dal sostituto Lorenza Recano, Romina Manzo, figlia dello scomparso e difesa dall’avvocato Federica Renna, per cui i magistrati ipotizzano il favoreggiamento personale a vantaggio, Loredana Scannelli, difesa dall’avvocato Rolando Iorio. Quest'ultima insieme ad Alfonso Russo,difeso dall’avvocato Mirella Nigro e Dario Cierzo, è accusato di sequestro di persona in concorso.
