di Paola Iandolo
Appalti condizionati alla Provincia di Avellino: domani, 9 ottobre, presso il comando della guardia di finanza di Avellino si procederà ad effettuare la copia forense del contenuto dei cellulari e dei notebook sequestrati dagli agenti durante il blitz effettuato a Palazzo Caracciolo il 23 settembre quando è stato notificato il decreto di perquisizione e sequestro firmato dal pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro. In quella sede gli agenti hanno trovato circa 60mila euro in casa di A.R. e circa 30mila euro in una cassetta della banca. Gli inquirenti puntano a trovare altri elementi di prova contro i cinque indagati.
Nell'inchiesta Do Ut Des sono coinvolti tre funzionari della provincia e due imprenditori irpini. Gli inquireinti sostengonio che nella rete dei cinque indagati per corruzione e falsità materiale era finito anche l'appalto per la riqualificazione del Convitto Pietro Colletta di Avellino. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Via Pontieri ritengono che a casa della tesoriera del funzionario, A.R. si è tenuto un incontro tra professionisti ed imprenditori programmato durante il periodo di ferie per discutere dell’appalto relativo al Convitto Pietro Colletta di Avellino.
Incontro a cui avrebbero partecipato S.D. funzionario indagato, Istruttore direttivo tecnico della Provincia di Avellino e G.C. che era subentrato del 2025 a S.D. nell’incarico di elevata qualificazione nel Servizio Gestione ed Edilizia Scolastica presso il Settore 3 della Provincia di Avellino. Per gli inquirenti gli incontri eranofinalizzati a discutere e concludere accordi illeciti. Le indagini sono ancora in corso, decisivi anche gli accertamenti tecnici su dispositivi e altro materiale informatico acquisiti dalle Fiamme Gialle.
